La Centrale dice addio all'olio combustibile: -90% di emissioni

L'impianto di via Lamarmora ora punta sul gas naturale: investiti 50 milioni
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Il freddo punge e così la rete del teleriscaldamento è tornata a lavorare a pieno ritmo. Quest’anno però il servizio cittadino può contare su una Centrale di Lamarmora rimessa a nuovo, dopo li investimenti da oltre 50 milioni messi in campo da A2A Calore e Servizi.

Le vecchie caldaie a olio combustibile e due gruppi di co-generazione che risalivano alla fine degli anni ’70 sono stati dismessi. È stato invece potenziato il terzo gruppo, dove è stato installato un catalizzatore per trattare gli ossidi di azoto e dove sono stati potenziati il desolforatore e il filtro a maniche. Inoltre al posto dei vecchi serbatoi dell’olio sono state installate tre nuove caldaie a gas naturale. In questo modo le emissioni di polveri e ossidi di azoto dell’impianto si sono ridotte del 90%. «Così sarà garantito anche per il futuro la sostenibilità ambientale del servizio di teleriscaldamento» spiegano da A2A

La Centrale di Lamarmora garantisce circa il 30% del calore necessario per alimentare la rete del teleriscaldamento (una rete di oltre 600 km che raggiunge 174mila appartamenti e uffici). Il 65% è invece garantito dal Termovalorizzatore e il restante 5% dalla Centrale nord e dal recupero di calore della Ori Martin.

 

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