La Cattolica 2 ridisegna la zona dell’ex Seminario
La nuova sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ex Seminario di Mompiano, che dovrebbe vedere la luce nel 2020, comporterà significative modifiche della viabilità urbana. L’afflusso di docenti, studenti e personale dell’ateneo farà aumentare inevitabilmente il traffico e il Comune, in accordo con la stessa Cattolica, ha già messo in chiaro come intende affrontare la questione.
La parola d’ordine è mobilità dolce cioè largo spazio a biciclette, trasporto pubblico e metropolitana. Per quanto riguarda lo spostamento sulle due ruote sarà però necessario intervenire sulle strade, mettendole in protezione e adattandole alle nuove esigenze.
È questo il cuore dell’atto unilaterale d’impegno firmato dall’Università Cattolica, tramite il quale essa s’impegna a versare 200mila euro che serviranno a Palazzo Loggia per realizzare un sistema di intersezione tra via Branze e via Schivardi (con contestuale integrazione dell’illuminazione pubblica e demolizione dello spartitraffico centrale), nonché per la riqualificazione del percorso pedonale tra viale Europa e il nuovo ingresso del plesso in via Garzetta (con l’installazione di un semaforo per l’attraversamento ciclopedonale).
L’ammontare complessivo dei lavori dovrebbe attestarsi su una cifra vicina ai 350mila euro, con il resto della quota che sarà messo a disposizione dal Comune. «Rispetto al progetto che l’Università Cattolica aveva avanzato nel 2011 il corrispettivo dato all’amministrazione comunale è inferiore - spiega l’assessore all’Urbanistica, Michela Tiboni -, ma ciò si deve alla natura dell’intervento, con volumi inferiori rispetto al progetto precedente e che punta a recuperare parte dell’ex Seminario invece di demolirlo totalmente. Su nostra richiesta l’università si è anche impegnata a nominare un mobility manager, chiamato a monitorare lo spostamento della nuova utenza».
Se il polo della Cattolica sarà verosimilmente pronto per il 2020, per il 2019 le opere viabilistiche dovrebbero già essere funzionanti. «Il progetto di riqualificazione stradale verrà inserito nel piano triennale delle opere 2019-2021 - ha confermato l’assessore Tiboni -. Entro quest’anno provvederemo a integrare le risorse e a presentare l’esecutivo, nel 2019 appalteremo i lavori».
Il nuovo polo universitario è quindi destinato a ridisegnare l’area «e per Brescia è una buona notizia che l’ateneo abbia deciso di investire sulla città e di riradicarsi - è la valutazione fatta dal sindaco Emilio Del Bono -. Tale scelta va infatti nella direzione di estendere la nostra vocazione universitaria, che non può crescere se i primi a crederci e a investire non sono proprio gli atenei».
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