La carica dei 1231 aspiranti medici: il test di ammissione

Ad accomunare i 1231 aspiranti che questa mattina hanno tentato i test per l’accesso al primo anno di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale di Brescia è prima di tutto la tensione. Tra i ragazzi che si sono cimentati con le 60 domande di logica, matematica, chimica, biologia e cultura generale, da completare in 100 minuti, è palpabile l’agitazione e il nervosismo. C’è poi la passione per la materia, che ha spinto tanti a tentare per la seconda volta il test, dopo una prima prova andata male lo scorso anno. Mentre non manca chi ha scelto medicina per gli sbocchi lavorativi che può offrire.

Il numero degli aspiranti medici è in crescita un po’ in tutta Italia e anche a Brescia sono il 4% in più gli iscritti ai test rispetto allo scorso anno, a fronte invece del fatto che più di 70mila famiglie bresciane si trovano senza medico di base. Dei 1316 studenti qualcuno non si è presentato al Centro Fiera di via Caprera per tentare di ottenere uno dei 205 posti disponibili all’università di Medicina di Brescia. L’85% circa di questi ragazzi avrà una delusione da questo test e l’augurio fatto dalla prorettrice dell’Università statale, Maria Grazia Speranza, è che ognuno abbia costruito almeno un’alternativa a questa prova.

«Evidentemente la percentuale dei ragazzi che entrano è molto bassa – ha detto la prorettrice– Quello che mi auguro avvenga in questi ragazzi carichi di entusiasmo e con vocazione all’aiuto di chi ha bisogno è che abbiano costruito una prospettiva alternativa al test».