La Brescia-Parma si conferma tra le linee peggiori d'Italia
«Quasi ovunque, rispetto allo scorso anno, nulla è cambiato per le linee peggiori per i pendolari».
È particolarmente drastico il giudizio di Legambiente verso quelle che vengono definite «il triste emblema della scarsa qualità del servizio che accomuna diverse aree del Paese». Ecco la classifica delle 10 peggiori linee in Italia per il trasporto dei pendolari, con una «menzione specifica» per «i numerosi disagi lamentati dai pendolari della Lombardia nel corso degli ultimi mesi» che rischiano di aggravarsi se si dovesse verificare il temuto taglio di 50 corse.
1) Roma Lido: la linea resta la peggiore d'Italia, nessun cambiamento è avvenuto e nessuno è alle porte. Ha ancora gli stessi problemi e una situazione del servizio «davvero vergognosa per i ritardi e per la situazione di degrado in cui versano le stazioni».
2) Circumvesuviana: corse soppresse, caos nelle stazioni per i sovraffollamenti e guasti ai treni hanno purtroppo creato gravi disagi ai pendolari anche nel corso dell'ultimo anno.
3) Reggio Calabria-Taranto: una linea di 472 km, che negli ultimi anni «ha visto un peggioramento drastico del servizio vizio, con riduzione dei treni in circolazione e sostituzione con bus in alcune tratte».
4) Verona-Rovigo: anche su questa linea la situazione è desolante. Poche corse, mezzi obsoleti, ritardi ed abbandono delle piccole stazioni, spiega Legambiente.
5) Brescia-Casalmaggiore-Parma: 92 km a 46 km/h di media, con quotidiani disagi e condizioni non degne di un collegamento tra centri urbani importanti.
6) Agrigento-Palermo: i treni sono pochi rispetto alla capacità della linea e risultano molto spesso in ritardo, specialmente nelle giornate di pioggia quando in molte stazioni si allagano i binari e si verificano frane.
7) Settimo Torinese-Pont Canavese: treni cancellati senza preavviso con frequenze inadeguate. L'età dei convogli sfiora i 30 anni e i ritardi non sono mai sotto i 20 minuti.
8) Campobasso-Roma: qui si assiste ad un leggero miglioramento nel numero di treni in circolazione, visto che si è tornati finalmente ad avere 10 coppie di treni al giorno, come nel 2010.
9) Genova-Savona-Ventimiglia: continuano le criticità e proteste. Il materiale rotabile non risulta assolutamente in grado di soddisfare le richieste dei pendolari e dei turisti.
10) Bari-Corato-Barletta: la riapertura completa della tratta dopo lo scontro frontale fra i due treni è stata posticipata più volte e continuano ad operare gli autobus sostitutivi con i relativi disagi per studenti e lavoratori.
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