La bibliotecaria di Castenedolo Carla Malavolta va in pensione
Chiamarla bibliotecaria è riduttivo. Carla Malavolta infatti è stata l’anima stessa della biblioteca a Castenedolo. Dal 1° aprile è in pensione, dopo 43 anni a servizio della cultura. Ripercorrere le tappe salienti del suo percorso equivale a raccontare un pezzo di storia locale. Carla, originaria di Ripatransone, un paesino delle Marche, giungeva nel paese dei castagni all’età di 21 anni.
Era il 1978 e Carla si destreggiava come insegnante supplente tra infanzia e primaria; entrata ben presto nella commissione cultura, cominciò volontariamente a dedicare buona parte del proprio tempo all’organizzazione di serate culturali e al riordino della biblioteca, che allora sorgeva in una stanza di palazzo Bettoni, in via XV Giugno.
Più che una biblioteca, quello somigliava a un deposito, nel quale in totale si contavano poco più di 300 volumi. L’amministrazione comunale di quegli anni reputò utile per la collettività designare una figura fissa che si potesse curare del patrimonio librario locale e implementarne la divulgazione. Fu così bandito un concorso finalizzato all’assunzione di un ruolo permanente. Carla vi partecipò, lo vinse e da allora cominciò la sua avventura.
Gratitudine
«Anno dopo anno, sulla base delle tendenze del momento e delle richieste del pubblico, il numero di volumi cresceva, grazie al sostegno dato dal Municipio» racconta Carla che, con soddisfazione, si è da subito impegnata a promuovere la biblioteca anche come luogo di incontro e approfondimento, così da poter arrivare alle differenti fasce di utenti. Nel 1992 la biblioteca venne poi trasferita in quella che è la sede attuale, ovvero in via Carducci 48, in seguito intitolata al regista Renzo Frusca.
In anni più recenti fu creata anche una seconda sala, dedicata a bambini e ragazzi. Ora che la storica bibliotecaria se ne va in pensione, i volumi complessivi ammontano a 45mila e la gratitudine da parte di moltissimi castenedolesi è davvero tanta. «Entusiasta per il proprio lavoro, vulcanica, competente e innamorata di quella che viveva come una missione vera e propria, Carla è stata un punto fermo nel panorama culturale locale. A lei va tutta la nostra gratitudine» ha commentato l’assessora alla Cultura Eugenia Tonoli. Ora il testimone passerà alla nuova bibliotecaria, Lisa Tabai, ma Carla ha assicurato che resterà nelle retrovie a dare una mano.
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