La benedizione degli animali nel giorno di San Francesco

Sul sagrato della chiesa di San Francesco in città la tradizionale cerimonia di benedizione degli animali che ha suggellato ancora una volta, in onore del Santo di Assisi, il rapporto unico di amore e rispetto che deve sussistere tra uomo e animale.

Tantissimi i cani, di ogni dimensione e razza, portati con immenso affetto e tanto orgoglio dai rispettivi proprietari, qualche micetto necessariamente protetto nella sua gabbia, una tartaruga e due amici pennuti: l'allegra brigata ha ravvivato per oltre mezz'ora quest'angolo di centro storico accompagnando la cerimonia con ululati e schiamazzi.

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Atmosfera di festa dunque, ma non per tutti. Sul sagrato, con le lacrime agli occhi, c'era anche chi nell'ultimo anno ha perso il proprio amico a quattro zampe ma ha voluto ugualmente ricordarlo così.

Nella breve riflessione proposta nel corso della cerimonia, è stato ricordato che San Francesco chiamava fratello e sorella non solo gli animali ma anche i nemici e i briganti con un atteggiamento intriso d'amore e di pace, di qui l'invito a saper vedere la sacralità nella vita di tutti. Quindi la citazione di papa Francesco e della sua enciclica Laudato sì, nella quale si invita a vedere negli animali e nella creazione un segno della tenerezza e della fedeltà di Dio.