L'ira di Elisabetta: non ce la faccio più, fermateli

Vittima di una gang di ragazzini, l'edicolante di corsetto Sant'Agata è esasperata. «Ma non mi arrendo»
L'ira di Elisabetta: "Sono esasperata"
AA

Prima la guardano dal marciapiede. Poi la chiamano. Infine le chiedono se ha la Gazzetta del Profeta (il giornale magico che legge Harry Potter). Molte volte la fotografano. Altre la riprendono con il cellulare.

Loro non vanno oltre i 15 anni, lei ne ha compiuti 75. Loro sono «almeno venti», lei è sola. Loro l’hanno presa di mira da «mesi e mesi».

Lei è Elisabetta Fracassi, l’edicolante che da quarant’anni vende giornali all’inizio di corsetto Sant’Agata. Loro non si sa che nome abbiano, ma la faccia la mettono. Almeno su Facebook, dove proprio due giorni fa, uno del gruppo ha postato un video. Breve, ma crudele. Una manciata di minuti dove la 75enne viene derisa, presa in giro. La si vede uscire dall’edicola con un bastone, avvicinarsi ai ragazzini, prenderli a male parole per cercare di mandarli via. Dal loro punto di vista un vero spasso. Tanto che il video gira, viene condiviso e commentato. Finché qualcuno lo cancella. Fine della storia? Macchè.

«Non ce la faccio più, è una vergogna. E non è la prima volta, anche a luglio mi hanno ripreso. Mio figlio l’ha cercato il video, ma non è riuscito a trovarlo. Tutti lo sanno qui intorno. La signora Belleri, la signora Mori, Giuseppe il custode della chiesa, il fornaio, i miei clienti...». 

A volte anche i passanti si fermano davanti alla sua edicola e la difendono. «Sì, come due giorni fa, un signore si è rivolto ai ragazzini e gli ha detto di smetterla. Ma guardi, guardi lì - e mi indica tre in pantaloncini e maglietta, dietro l’angolo della farmacia di piazza Vittoria -, sono loro sa? Ragazzini, magari anche di buona famiglia, che presi uno ad uno hanno paura della loro ombra».

Passano due vigili, salutano la signora, le chiedono come va. «Più di una volta l’ho fatto presente ai vigili, anche ai carabinieri, ma mi dicono che sono minorenni e che non possono farci nulla. Ma è mai possibile che nessuno possa aiutarmi?».

Passano i clienti, tra loro c’è anche Bruno. «Il video sì, l’ho visto su Facebook, un mio amico l’ha commentato inorridito. Ma la cosa triste è che fino a prima che venisse tolto aveva quasi duecento like, senza contare le condivisioni e i commenti irripetibili». La signora Nicoletta non si dà pace e soprattutto non riesce a capire perché l’abbiano presa di mira. «Io la saracinesca non la tiro giù. Io resto qua. Ma così non posso continuare. Che qualcuno mi aiuti, davvero. Ci sarà pur un modo per farli smettere».

Cecilia Bertolazzi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti