L'iniziativa con Ambra Angiolini e le ragazze di Gussago
Tra i politici più attenti al tema dei disturbi del comportamento alimentare c’è la bresciana Simona Tironi, vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia. Tironi già prima della pandemia aveva iniziato a girare tutti i centri lombardi per la cura dei dca, confrontandosi con medici, pazienti e operatori. Poi il disegno di legge, approvato lo scorso anno e preso a esempio in ambito nazionale, per garantire un modello di cura continuativo, che preveda servizi capillari e dialoganti sul territorio per tutte le fasi del trattamento dei dca: dalla diagnosi (prendendo in causa anche pediatri, medici di famiglia e pronto soccorso) ai diversi livelli di intensità terapeutica (ambulatoriale, semi-residenziale, residenziale, ospedaliero in acuzie).
L'iniziativa
Su iniziativa di Tironi, proprio oggi è prevista una mattinata all'auditorium Gaber del Pirellone dove sono state invitate le ragazze di diversi centri lombardi, tra cui anche quelle di Gussago. «L’idea - spiega Tironi - è una formazione più emotiva che clinica, per i terapeuti e per le ragazze. Vorrei offrire loro tre ore di svago, ma soprattutto di carica e motivazione. Non con lezioni teoriche sui rischi che corrono con la malattia, ma attraverso la riscoperta di se stesse e degli altri mediante arteterapia, musicoterapia e laboratori di libera espressione».
L'intervento di Ambra Angiolini
Le ragazze saranno raggiunte in tarda mattinata da Ambra Angiolini, testimonial della lotta contro i disturbi alimentari, di cui ha sofferto in passato. Sul tema dei dca il mese scorso al Pirellone era stata inaugurata la mostra «Io non esisto», a cura di Cinzia Fumagalli: oltre 100 scatti del fotografo Marco Rilli che al voyerismo sostituiscono l’intimismo, raccontando pazienti, familiari e operatori che ogni giorno combattono contro queste patologie. La mostra è ora itinerante sul territorio lombardo, ma l’idea di Tironi è realizzarne una in chiave bresciana, coinvolgendo il centro di Gussago, e di unirla poi al progetto di Fumagalli per farla viaggiare in tutti i Comuni della provincia.
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