L'evoluzione della pandemia di coronavirus
Una crescita costante che può subire talvolta qualche rallentamento, ma che resta impetuosa e continua ad aggiungere vittime: la pandemia di coronavirus continua a segnare la vita quotidiana dei bresciani, con un numero di casi positivi arrivato a 6.887 e decessi che hanno superato quota mille, 1044 per l'esattezza. Tutto ciò con l'indeterminatezza derivata dal fatto che i casi di contagio non sono conteggiati nella loro totalità, visto che i tamponi vengono eseguiti solo sui pazienti che arrivano in ospedale. Lo stesso dicasi per i decessi.
Nonostante la parzialità dei numeri disponibili, nel grafico sottostante è chiaro l'andamento della curva, in attesa di un cambio di rotta che a questo punto è difficile prevedere. Gli effetti delle ulteriori restrizioni introdotte a livello nazionale e a livello regionale si vedranno solo nei prossimi giorni e sul raggiungimento del picco circolano solo ipotesi tutte da verificare. A livello nazionale, comunque, la Protezione Civile sottolinea come la velocità di incremento della curva del contagio stia rallentando.
Nella nostra provincia sono ridotte a poche unità le zone in cui non sono stati riscontrati contagi. Nella mappa che trovate di seguito, si vede l'evoluzione della pandemia nelle ultime settimane.
A livello regionale, oltre a Brescia resta drammatico il caso di Bergamo, mentre preoccupa l'incremento dei casi a Milano (6.922, di cui 2.748 a Milano città). Nel grafico il dato bresciano è di 6.931 contagi in quanto sono stati utilizzati i dati di Regione Lombardia, più aggiornati (in termini di orario) rispetto a quelli di Ats Brescia e Ats Vallecamonica.
Infine, uno sguardo a livello nazionale nella mappa realizzata dalla Protezione Civile. Il monitoraggio dell'evoluzione della pandemia nel Centro-Sud è fondamentale per capire il modo in cui l'Italia dovrà fronteggiare il prosieguo di questa drammatica emergenza. Da segnalare in questo senso che Lazio, Campania, Sicilia e Puglia hanno tutte ampiamente superato i mille casi.
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