L'altro San Faustino: Premio Brescianità a Vanessa Ferrari
Bresciani eccellenti che hanno portata alta la bandiera della Leonessa per le vie del mondo. Secondo tradizione, nel giorno della festa dei Santi Patroni, all’Ateneo di Brescia che lo assegna con la Fondazione della Civiltà Bresciana, è stata celebrata la cerimonia di consegna del Premio della Brescianità. Un omaggio a quei cittadini che attraverso il lavoro, le iniziative e le opere, hanno dato lustro alla città di Brescia.
La diciottesima edizione ha visto fra i tre alfieri della brescianità nel mondo Vanessa Ferrari, la farfalla di Orzinuovi, la più grande ginnasta italiana di tutti i tempi, prima azzurra a conquistare un titolo mondiale assoluto, che ha ritirato orgogliosa il premio. Non senza confermare di puntare dritta al pass che conduce a Tokyo 2020, quella che diverrebbe la sua quarta olimpiade.
Premiati, oltre a lei, Padre Rosino Gibellini, teologo, editore, direttore letterario dell’Editrice Queriniana, e uno degli intellettuali bresciani più noti a livello mondiale e Dante Vailati, speleologo, entomologo, disegnatore naturalista, scopritore di moltissime specie nuove. Consegnato poi anche il Premio Brescia per la ricerca scientifica, istituito dall’Ateneo e dall’Università degli Studi di Brescia, e giunto alla quarta edizione, al bresciano Bruno Codenotti, matematico, informatico, esperto di complessità computazionale del Cnr di Pisa, grande divulgatore scientifico.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato