Jihad, la ex di Jarmoune nella rete Digos

Anche una 19enne nell'inchiesta su Mohamed Jarmoune, arrestato a Niardo per aver progettato un attentato alla sinagoga di Milano.
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma al suo avvocato ha ripetuto di non essere il terrorista fotografato su tutti i quotidiani del mondo. Mohamed Jarmoune, ventenne arrestato a Niardo con l'accusa di essere pronto a compiere un attentato alla Sinagoga di Milano, ora attende che gli atti dell'inchiesta iniziata dalla Procura di Cagliari vengano trasferiti a Brescia.
Nei guai, nell'ambito della stessa inchiesta, nei giorni scorsi è finita anche la sua ex fidanzata: una diciannovenne studentessa delle superiori di Tradate che Mohamed avrebbe lasciato proprio per dedicarsi ai suoi propositi jihadisti. Gli agenti della Digos di Varese si sono presentati a casa sua e le hanno sequestrato il computer che utilizzava, tra le altre cose, per caricare video di propaganda al jihad. In Italia da anni, con una famiglia inserita e «occidentalizzata», la giovane non ha fatto una piega: «L'11 settembre? Chiedete agli Usa» ha detto agli agenti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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