«Io sono Gerardo»: com'è nata la protesta dell'Arnaldo per sostenere il bidello

Ieri gli studenti hanno indetto un'assemblea in solidarietà del collaboratore scolastico. Ci sono però diverse versioni dell'antefatto
Il biglietto "Io sono Gerardo" su una maglia di una studentessa dell'Arnaldo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il biglietto "Io sono Gerardo" su una maglia di una studentessa dell'Arnaldo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Io sono Gerardo». È la scritta sui bigliettini colorati appuntati su felpe e t-shirt degli gli studenti del liceo Classico Arnaldo che, ieri mattina, hanno lasciato le aule e si sono riversati nel cortile della scuola. Accanto a loro anche svariati docenti.

Ha così preso corpo un’assemblea estemporanea, motivata da quello che a più voci è stato definito un «fatto grave» avvenuto ai danni dell’operatore scolastico Gerardo, da 32 anni impiegato al liceo di corso Magenta, benvoluto da generazioni di studenti. Secondo quanto ricostruito, qualche giorno fa la neo dirigente scolastica Tecla Fogliata - all’Arnaldo da settembre - ha chiesto a Gerardo di lavare il parabrezza della propria auto parcheggiata sotto l’albero del giardino interno. Una mansione che esula dalle competenze specifiche del collaboratore scolastico che, però, ha provveduto a portare a termine la pulizia.

La dinamica non è passata inosservata agli occhi di alcuni studenti e di qualche professore. Il disagio ha iniziato a montare anche per la decisione del bidello di assentarsi dal lavoro per tre giorni. «Non possiamo rimanere indifferenti davanti ad un atto di prevaricazione nei confronti del nostro operatore scolastico» dice Enrico Pilisi, rappresentate d’istituto degli studenti.

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Diversa invece la ricostruzione che offre la dirigente. La Fogliata ha chiesto solo una spugna per pulire il vetro e a quel punto il bidello si è offerto di fare il lavoro per lei. «Temo che questo episodio sia stato un po’ strumentalizzato. Sarà mia cura chiarire le cose, in primis con Gerardo a cui va la mia stima».

La discrepanza tra i racconti è evidente agli occhi degli studenti che intendono portare avanti la mobilitazione organizzando, per i prossimi giorni, un’ulteriore assemblea. Dietro l’episodio che ha coinvolto il bidello, infatti, sembrano emergere tensioni pregresse tra la nuova dirigente, il corpo docente e gli studenti. «Sto cercando di introdurre delle novità organizzative che però non sono gradite» commenta Fogliata.

Nel corso della giornata di ieri preside e assistente scolastico hanno avuto modo di confrontarsi. Gerardo ha comunque deciso di rivolgersi ai sindacati per capire come gestire l’accaduto e il suo rientro a scuola. Sul fatto Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Brescia, al corrente dell’episodio, mette in rilievo su tutto lo slancio degli studenti. «È rassicurante osservare come questa mobilitazione spontanea sia maturata dai più giovani a sostegno di una figura di riferimento della scuola. Nei prossimi giorni avrò modo di confrontarmi personalmente con la Fogliata. So per esperienza che davanti ad un nuovo inserimento è fisiologico che si creino momenti di incomprensione. È necessario prendere le misure e cercare la via del confronto e del dialogo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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