«Investire sulla sicurezza»: appello degli autisti Saia

I lavoratori Saia chiedono all'azienda più sicurezza e tutele, lamentando turni massacranti.
AUTISTI SAIA: "PIU' SICUREZZA"
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La sicurezza passa anche per un miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti degli autobus. Ne sono convinti i rappresentanti sindacali dei lavoratori Saia, che da mesi chiedono all'azienda (un ramo del gruppo Arriva) un confronto sul tema, senza tuttavia ottenere risposte.

«I nostri turni di lavoro sono massacranti: ci hanno tolto la pausa per il pranzo e persino il tempo per andare in bagno» raccontano, sottolineando come negli ultimi mesi siano raddoppiate le assenze per malattia ed imputando la causa a condizioni di lavoro troppo stressanti.

«Investire sulla sicurezza è l'unica strada per tutelare lavoratori e utenti dalle aggressioni» proseguono i rappresentanti sindacali degli autisti Saia. A fronte di una richiesta di incremento dei controllori, solo 4 per 8 milioni di km percorsi ogni anno, tuttavia l'azienda avrebbe risposto con un ulteriore taglio, portando a 3 il numero totale di chi vigila sulla sicurezza e sul pagamento del biglietto.

Tra le richieste avanzate dai lavoratori alla proprietà anche quella di chiarire quali siano le cause degli ultimi episodi di cronaca che hanno visto protagonisti mezzi del gruppo. «Si sono incendiati due pullman e non ci dicono perchè, perdiamo ruote e non ci dicono perchè. Si parla si una riorganizzazione e nessuno ci coinvolge nelle scelte e nelle pianificazioni dei nuovi turni».

A sostenere la tesi dei lavoratori ci sarebbe anche l’ispettorato del lavoro, che nel dossier consegnato nei mesi scorsi dai rappresentanti sindacali, avrebbe rilevato diverse irregolarità sui mancati riposi e i superamenti dei limiti massimi delle ore di straordinario.
 

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