Inseguito e preso a sprangate «senza un perché»

Il racconto della vittima del pestaggio, che era uscito per una passeggiata dopo la cena del suo compleanno
AA
Era uscito di casa sul tardi, dopo la cena con cui aveva festeggiato il suo 51esimo compleanno. A casa è tornato con un occhio pesto, il setto nasale fratturato e un perché al quale non sa dare risposta.
 
«Volevano picchiarmi per il gusto di picchiarmi» ha raccontato, denuncia e referto medico alla mano. I fatti che Federico (il nome è di fantasia) racconta risalgono alle 22.30 di mercoledì ed hanno come sfondo l’Oltremella, tra via Risorgimento, via Collebeato e via Chiusure.
 
«Dopo aver cenato - spiega - sono andato a farmi una camminata. Ho deciso di imboccare il ponte sul Mella». L’uomo stava camminando sul lato sud quando ha incrociato i suoi aggressori.
 
«Erano in quattro. Ho notato che uno aveva in mano una spranga, credo di ferro. La suonava lungo una ringhiera. Nel dubbio - prosegue l’uomo - ho deciso di non guardare nella loro direzione e di accelerare. Ma i quattro, che credo siano di origini indopakistane, mi hanno inseguito. Non appena l’ho capito mi sono messo a correre. Il più grosso mi ha afferrato e colpito a più riprese. Alla lunga sono riuscito a divincolarmi, ad attraversare via Collebeato e a mettermi in salvo».
 
Al Sant’Anna i medici gli hanno ridotto la frattura al setto nasale, non scomposta, e hanno escluso complicazioni gravi dietro l’aureola nera che gli circondava l’occhio sinistro. Con il referto e il suo perché senza risposta, ieri, l’ultima visita, quella ai Carabinieri.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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