Insegnante fermato in Nepal, Calovini: «Sono fiducioso»
«Ho seguito con estrema attenzione l'evolversi della situazione legata al nostro concittadino Tiziano Ronchi e mi sento moderatamente sereno e ottimista» sono le parole del deputato bresciano Giangiacomo Calovini, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Esteri alla Camera in merito al 27enne insegnante italiano fermato in Nepal con l'accusa di aver raccolto reperti archeologici. Accusa che peraltro il docente respinge al mittente.
«Nelle scorse ore ho sentito telefonicamente il nostro console generale a Calcutta Gianluca Rubagotti (pure bresciano, ndr) che si è recato appositamente a Katmandu per seguire ancor più da vicino il professor Ronchi e mi ha raccontato che sta bene e gode di buona salute. È chiaro che ora bisogna aspettare la conclusione delle indagini da parte delle autorità nepalesi ma l'auspicio è che tutto si possa concludere velocemente e nel migliore dei modi - precisa Calovini - Ho voluto anche portare un saluto telefonico personale alla mamma di Tiziano Ronchi perché ritengo che sia doveroso da parte nostra dare sostegno innanzitutto morale alla famiglia in attesa che tutto si concluda».
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