Inrete, Consorzio Laghi e Consorzio Valli confluiscono in Solco

Firmata la fusione tra le tre coop sociali aderenti a Confcooperative: «Pronti a progettualità e sfide più complesse»
Da sinistra: Paolo Romagnosi (Consorzio Valli), Massimo Cavagnini (Solco), il notaio Marco Massa, Massimo Brassoli (Consorzio Laghi) e Carlo Fenaroli (InRete) alla firma della fusione - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra: Paolo Romagnosi (Consorzio Valli), Massimo Cavagnini (Solco), il notaio Marco Massa, Massimo Brassoli (Consorzio Laghi) e Carlo Fenaroli (InRete) alla firma della fusione - © www.giornaledibrescia.it
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«È nato il nuovo grande consorzio bresciano delle cooperative sociali aderenti a Confcooperative. La fusione rafforzerà la nostra capacità di affrontare progettualità e sfide sempre più complesse». Con queste parole Massimo Cavagnini, presidente di Solco Brescia, ha salutato l'unione di quattro realtà storiche per il territorio bresciano: oltre a quella da lui stesso guidata, i consori Inrete, Laghi e Valli. Un'unificazione sancita dalla firma dell'atto di fusione per incorporazione nel Consorzio Solco Brescia avvenuta questo lunedì.

La nuova struttura si pone così, nel panorama della cooperazione sociale bresciana, come un nuovo consorzio, forte della reputazione e del capitale umano e sociale sviluppati in quarant’anni di storia. «Relazione, Innovazione e Imprenditorialità sono le parole chiave che guideranno le strategie del neonato sistema» si legge in una nota diffusa da Solco, al quale ora fanno capo 70 cooperative sociali del territorio, attive su cinque sedi principali (Brescia, Ospitaletto, Gardone Vt, Montichiari, Darfo) grazie al lavoro di 70 dipendenti.

«La fusione suggellata rafforzerà la nostra capacità di affrontare progettualità e sfide sempre più complesse - commenta Cavagnini. - Alla luce del mutato contesto economico, sociale e sanitario causato dalla pandemia, sarà infatti cruciale il nostro ruolo: mai come prima, il nuovo Consorzio porrà al centro della sua attività politiche attive - specialmente a favore di disoccupati svantaggiati, disabili e cassa integratiformazione e sviluppo dell’imprenditoria sociale. Prosegue Cavagnini: «Puntando su una maggiore differenziazione, capillarità, digitalizzazione ed efficienza dei nostri servizi, potenzieremo l’impatto della nostra impresa collettiva in termini di integrazione e promozione umana».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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