Inquinanti nell’area del futuro nido di Bovezzo: si aspettano i risultati di Arpa
Colpi di scena a parte, dovrebbe andare tutto liscio. C’è grande attesa a Bovezzo per i risultati delle analisi che Arpa dovrebbe consegnare la settimana prossima all’Amministrazione comunale sull’area inquinata dove sorgerà il futuro asilo nido. Un intervento per il quale il Comune ha ricevuto un contributo Pnrr di 1,5 milioni di euro che, qualora i lavori non venissero appaltati entro il 30 novembre, potrebbe essere revocato.
Lo scorso luglio, durante l’ordinaria procedura di indagine dell’area sono state rinvenute tracce di inquinanti nel terreno: parliamo di zinco e fluoruri rintracciati nel primo e secondo metro scavato a partire dal prato. Elementi che, «con ogni probabilità - aveva spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Bazzani - sono contenuti nelle terre che sono avanzate nel corso di lavori eseguiti negli anni ’60 e ’70, poi abbandonate su questo terreno di via Canossi. In quest’area, infatti, non ha mai avuto sede alcun tipo di attività aziendale o artigianale e non sono mai stati rilevati problemi di tipo ambientale». Per effettuare la bonifica il Comune ha già acceso un mutuo di oltre mezzo milione di euro con Cassa Depositi e prestiti.
Dopo questi risultati sono stati predisposti un progetto di analisi molto dettagliato tramite campionamenti e trincee, interventi eseguiti in parallelo anche da Arpa che ha escluso la presenza di inquinanti più pericolosi, come l’amianto e idrocarburi. Svolgere analisi approfondite, però, è essenziale tanto più perché sull’area sorgerà un asilo nido.
«Dal canto nostro non possiamo fare altro che ringraziare Arpa, la Regione, Ats e la Provincia per la celerità con cui si sono mosse - ha detto la sindaca Ghidoni -. Ora come ora non possiamo fare altro che incrociare le dita e sperare che i risultati di Arpa, che sono quelli che fanno fede, ci permettano di avviare la bonifica e aggiudicare i lavori prima del 30 novembre».
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