Inps, il giorno dopo l'incendio: utenti fuori, operai al lavoro
Un cartello scritto a mano, fissato alla cancellata con lo scotch di carta, e un via vai incessante di utenti: questa l'immagine il giorno dopo l'incendio all'Inps.
All'interno le luci dei primi due piani sono accese, qui stanno lavorando gli elettricisti per capire cosa abbia causato l'incendio che ha mandato in cenere parte dell'archivio e quanto tempo servirà per ripristinare la sicurezza. Il resto del palazzone è buio e deserto.
Un agente della vigilanza privata rassicura gli utenti che preoccupati si avvicinano al cancello chiuso: «Stanno lavorando per riaprire nei prossimi giorni».
C'è chi chiede come fare con gli appuntamenti fissati, chi ha un urgenza, chi invece la prende con filosofia. Il cartello avvisa solo della chiusura odierna «per cause di forza maggiore», domani si vedrà, gli operai sono al lavoro.
Intanto gli utenti continuano ad arrivare, e parlano tra di loro raccontandosi le loro esigenza.
C'è anche una signora che è tornata in via Benedetto Croce 24 ore dopo con quel numero 44 in mano che è stato chiamato proprio quando l'allarme antincendio è suonato. «Hanno fatto bene ad evacuare ieri - ci dice con pazienza -, sapevo che oggi sarebbe stato chiuso, ma ci ho provato lo stesso».
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