Indagine Confartigianato: per i regali di Natale i bresciani puntano sui prodotti locali
Sotto gli alberi di Natale delle famiglie bresciane c'è voglia di artigianato locale. Questo è quanto emerge dall'ultima elaborazione dell'Osservatorio di Confartigianato Imprese, che ha preso a riferimento la spesa relativa ai regali di Natale 2022.
I dati indicano la Lombardia come regione italiana dove si spenderà di più per regalare prodotti di artigianato - 3.847 milioni di euro -, con la provincia di Brescia quinta in assoluto dopo Roma, Milano, Napoli e Torino.
Per quanto riguarda il Bresciano, la previsione di Confartigianato è che i cittadini destineranno 305 milioni di euro all'enogastronomia locale (quindi prodotti alimentari e bevande), cifra che potrebbe lievitare fino a 464 milioni se si considerano anche i prodotti e servizi di artigiani (per esempio i servizi della cura della persona). I numeri sono comunque in linea con quelli dello scorso anno, quando si erano spesi 468 milioni di euro.
«Pasticceria, salumi, bevande e dolci della ricorrenza, ma anche artigianato artistico, cosmetica, benessere, moda, arredo e tanto altro: si bada alle spese, soprattutto quest’anno, ma quando si sceglie lo si fa con un occhio di riguardo verso i prodotti locali, tipici e artigianali» ha commentato così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti i dati dell'indagine diffusa oggi.
Imprese e addetti
In Italia sono 304.824 le imprese artigiane che si occupano della lavorazione di prodotti e servizi regalati in occasione del Natale (pari al 30,6% del totale delle imprese artigiane italiane), suddivise in 47 settori. Queste realtà danno lavoro a 907.358 persone, ovvero a più di un terzo (34,8%) dell'intero comparto. Solo la Lombardia ne conta 50.276 (16,5% del totale specializzate in prodotti natalizi) e 150.465 lavoratori (sempre nei soli settori di offerta di prodotti e servizi tipici natalizi), di cui rispettivamente 7.335 aziende (2,4%) e 24.556 addetti si trovano in provincia di Brescia. Tra le attività bresciane, sono 1.402 quelle dedicate ai servizi alla ristorazione.
«Effetto» Natale sulle vendite
Tradizionalmente, secondo l'indagine di Confartigianato, gli acquisti legati alle festività (anche grazie alla tredicesima in busta paga) fanno segnare un aumento del valore delle vendite del 25,5% rispetto alla media mensile annuale. A pesare sulla spesa di dicembre però quest'anno ci saranno il caro bollette e l'inflazione, che colloca Brescia tra le città con più aumenti nel costo della vita. Tuttavia l'indagine di Confartigianato coglie segnali di tenuta: a novembre 2022 il clima di fiducia ha avuto un impatto positivo sia su consumatori che sulle imprese, con la spesa delle famiglie salita nel terzo trimestre del 2,2% rispetto ai tre mesi precedenti.
Cresce il «made in Brescia»
Un altro dato incoraggiante riguarda l'esportazione delle eccellenze enogastronomiche bresciane, favorito dai 34 prodotti agroalimentari di qualità - 14 I.G.P. e 20 D.O.P. - della nostra regione. La Lombardia è terza dietro solo a Emilia Romagna e Veneto, rispettivamente con 43 e 36 prodotti. Nel totale del manifatturiero che traina «l’export» a Brescia, alimentare e bevande rappresentano il 3,6% con 733 milioni di euro di fatturato negli ultimi 12 mesi: un dato in crescita dell'1,5% rispetto al 2019, periodo pre pandemia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato