Incidente sulla 45bis a Rezzato, Alessandro Carrera morto come il cugino
Uno schianto terribile, con la piccola utilitaria Abarth che dopo aver urtato frontalmente un camion proveniente dal Garda, ha compiuto una paio di rotazioni per poi finire distrutta a margine della strada. Il camion ha poi proseguito la sua corsa finendo nella scarpata a margine del parcheggio del centro del bricolage «Tecnomat». Il conducente della piccola Fiat è stato sbalzato dalle lamiere lacerate sull’asfalto. Le sue condizioni sono parse sin da subito gravissime. Poi in serata, purtroppo, è sopraggiunta la morte. L’ennesima vittima delle strade del Bresciano è un giovane molto conosciuto in città, figlio e membro di una famiglia stimata. Alessandro Carrera, trentenne residente in contrada delle Bassiche, è figlio di Gabriele e Anna Carrera, figure di spicco dell’Associazione Artigiana di Brescia. Suo fratello è medico ed è specializzando in Traumatologia a Padova.
Chi era Alessandro Carrera
Alessandro aveva una grandissima passione per le automobili storiche e non per nulla si era scelto il lavoro di venditore per una rinomata concessionaria di Brescia. «Solo da 15 giorni aveva deciso di tentare un’altra strada e dopo aver fatto cessare il suo contratto stava per avviare una collaborazione con un’altra grande realtà del Garda» raccontano commossi gli amici. E pare proprio che Alessandro ieri nel primissimo pomeriggio stesse viaggiando alla volta del nuovo lavoro quando sulla sua strada lo ha travolto un destino crudele. Come il cugino scomparso in un tragico incidente nel 2011 (la triste ricorrenza sarebbe stata ricordata tra quattro giorni) Alessandro è morto in conseguenza delle ferite riportate.
Dopo lo schianto il suo cuore aveva accusato un arresto cardiaco a causa del gravissimo trauma. Poi, dopo le prime operazioni di rianimazione, aveva ripreso a battere tanto che una volta stabilizzato il giovane è stato trasportato in eliambulanza al Civile dove è stato sottoposto ad una serie di interventi per ridurre le sue lesioni. Per lui ieri sono state ore di speranza e di attesa: le sue condizioni sono state ritenute sin da subito gravissime dai medici, ma si sperava che la sua fibra atletica potesse permettergli di superare il politrauma procuratogli dal terribile frontale.
La dinamica
I fatti sono accaduti verso le 13 lungo la Ss 45bis nel territorio di Rezzato. La vettura procedeva alla volta del Garda quando per cause in fase di accertamento da parte della Polizia stradale di Salò il trentenne avrebbe perso il controllo della macchina in un tratto di rettilineo veloce, già tristemente noto per gli incidenti che qui si sono registrati.
Dai segni leggibili sull’asfalto e dalla testimonianze di chi seguiva il camion, sembra che l’autista 40enne di un’impresa di trasporti di Milano si sia accorto del salto di direzione o della sbandata della Fiat Abarth e abbia cercato prima di frenare quindi con un colpo di sterzo di evitare l’impatto. La Fiat Abarth ha infatti impattato l’anteriore sinistro quindi la fiancata del camion. Nello scontro violento ha strappato il grosso catalizzatore, proiettato a qualche metro di distanza. A quel punto la corsa del mezzo pesante è finita nella scarpata. Poi in serata l’epilogo: alla speranza per Alessandro si è sostituita l’angoscia del sapere che tutto era perduto. Alessandro se ne è andato nella disperazione della famiglia.
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