Inchiesta Covid, Speranza deposita una memoria difensiva a Brescia
Saranno interrogati il 10 maggio dal Tribunale dei Ministri di Brescia l'ex premier Giuseppe Conte, e ora leader del M5S, e l'ex ministro della Salute Roberto Speranza, tra gli indagati nell'indagine della procura di Bergamo sulla gestione della prima ondata di Covid in Val Seriana.
Da quanto riferiscono fonti qualificate, Speranza, convocato per il primo pomeriggio e assistito dall'avvocato Guido Calvi, depositerà una memoria difensiva di oltre 70 pagine. Non così Conte: al momento risulta non verrà presentata alcuna relazione difensiva da parte del suo legale. Forse anche la Procura bresciana, alla quale sono stati trasmessi gli atti per competenza funzionale da quella bergamasca, depositerà una memoria. Il collegio di giudici, dal momento in cui ha ricevuto le carte, ha tempo 90 giorni per decidere se chiedere l'archiviazione o l'autorizzazione a procedere alla camera di appartenenza dei due parlamentari.
Le accuse sono epidemia colposa e omicidio colposo Per una questione procedurale il Tribunale dei Ministri si occuperà, ma in una seconda fase, anche del presidente della Lombardia Attilio Fontana, dell'ex assessore Giulio Gallera e di tutti i tecnici romani, come Agostino Miozzo, Silvio Brusaferro e Claudio D'Amario,e dell'ex capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, le cui posizioni sono state trasmesse qualche giorno fa.
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