In viaggio verso il futuro: il Metrobus è partito
Pronti, partenza, via. Dopo lunghissimi anni di attesa il Metrobus è finalmente realtà. E' cominciata poco dopo mezzogiorno, alla fermata della Stazione «Fs», la cerimonia di inaugurazione.
Presenti tutte le autorità cittadine e alcuni ospiti , fra cui il governatore della Lombardia Roberto Maroni, accompagnato dal presidente della Provincia Daniele Molgora; il sindaco Adriano Paroli e la Giunta al gran completo, insieme ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, Ettore Fermi, presidente di Metro Brescia, il presidente di Brescia Mobilità Valerio Prignachi e il presidente di Brescia Infrastrutture Alessandro Triboldi. Da segnalare la presenza del presidio del lavoratori della Mac.
«E' un momento importante - ha esordito il sindaco Adriano Paroli - che cambia la vita della città. Un giorno si potrà dire: io c'ero. Il Metrobus è qualcosa che ci deve inorgoglire per le capacità imprenditoriali e amministrative della città». Il sindaco ha ripercorso tutta la storia del Metrobus di Brescia, ringraziando tutti gli ex sindaci ed amministratori coninvolti in questo progetto. Paroli ha citato, fra gli altri, Gianni Boninsegna, Gianni Panella, Mino Martinazzoli e Paolo Corsini e ha ringrazionato Ettore Fermi e le aziende che hanno costruito l'infrastruttra.
All'opera hanno lavorato 600 aziende bresciane, più altre da tutta Italia e dall'estero, per un totale di 6.500 persone e un monte ore pari a 4 milioni e mezzo. Il sindaco si è poi soffermato a ricordare i due lavoratori che hanno perso la vita durante i lavori: Alan Spranzi e Franco Rizza. «Questo è un traguardo - ha aggiunto il sindaco - che segna il punto di arrivo di un passao recente e il punto di partenza di un futuro cui tutti noi cittadini ci dobbiamo impegnare. Il Metrobus deve essere una lezione per la politica: è infatti un esempio di grande gioco di squadra».
Di seguito ha preso la parola l'ex sindaco di Brescia Paolo Corsini: «Padula ha pensato la modernizzazione di Brescia, Martinazzoli trasfuso sua altezza morale nelle nostre istituzioni». Corsini ha ricordatol'assessore scomparso Mario Venturini; poi ha ringraziato Paroli e ha parlato della metropolitana come della più grande opera pubblica della storia di Brescia. Corsini si è appellato ai cittadini per il rispetto dell'opera Metrobus e delle sue strutture, perché vengano rispettate nel tempo e mantengano la bellezza originaria che le caratterizza.
L'assessore regionale ai Trasporti della Regione Gilardoni ha sottolineato l'impegno del Pirellone nell' «infrastruttura del futuro» - come ha definito il Metrobus. La Regione - ha detto - ha sostenuto questo progetto fondo anche finanziariamente con 72 milione di euro, circa il 10% del costo complessivo. Confidiamo in un ulteriore finanziamento per la parte relativa a posteggi e punti di interscambio».
Roberto Maroni ha preso la parola nella sua prima uscita ufficiale dopo l'elezione a presidente della Lombardia. «Amo molto Brescia, città che conosco molto bene. E' una giornata importante: si inaugura un'opera fondamentale. Le infrastrutture sono un tema su cui bisogna investire molto: aiutano a vivere meglio e riducono l'inquinamento. Il trasporto pubblico va potenziato. Quella di Brescia è una inizativa che può rappresentare un'altra dell'eccellenze lombarda sotto molti punti di vista per i tempi e il modo di realizzazione, la bellezza delle stazioni e perchè rappresenta una innovazione. Voglio oggi rendere tributo a questa eccellenza lombarda ed esternderla ad altre città».
Maroni si è poi rivolto ai lavoratori della Mac riuniti a presidio e ha proposto di incontrarli già oggi e ha garantito loro il sostengo e l'impegno della Regione sul fronte del lavoro.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione dal palco del vescovo di Brescia Luciano Monari. «Il sindaco ha ricordato le 6mila persone che hanno lavorato al Metrobus e le ha ringraziate. Questa opera è frutto di creatività, intelligenza, sofferenza e impegno da parte di tante persone. Bisogna ringraziarli uno per uno. Al vescovo però tocca ringraziare anche Dio. La metropolitana, infatti, l'abbiamo fatta noi con tutti i doni che Dio ci ha dato. Dio ha creato l'uomo intelligente, responsabile, solidale e pieno di amore. Laddove c'è intelligenza e bontà c'è il segno di Dio».
Di seguito le autorità sono scese nel cuore della metropolitana, all'interno della fermata Stazione «Fs» dove si è svolto il taglio del nastro ufficiale della infrastruttura. Le forbici sono state affidate alla signora Luigina, vedova dell'ex sindaco Pietro Padula, di fatto il papà del Metrobus. Durante il suo mandato, nel 1987, venne varato il progetto. Grande ressa e moltissimi applausi. Si parte.
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