In via S. Eustacchio un tratto per Passarella

Il segmento della via cittadina ufficialmente intitolato al partigiano ucciso dal fuoco amico nel 1944
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Con una punta di commozione, sabato mattina è stata ufficializzata l’intitolazione di un tratto di via Sant’Eustacchio a Franco Passarella, in occasione del settantesimo anniversario della sua morte. In seguito a molte richieste, il 27 maggio scorso la Giunta comunale aveva deliberato di intitolare uno spazio pubblico della città di Brescia alla memoria del giovane partigiano, ucciso dal fuoco amico il 25 giugno 1944, nella zona di Pian Camuno.
 
Il tratto della strada che lo ricorderà è quello tra la rotatoria di via Pastrengo e via Veneto e l’incrocio tra via Pavoni e via Gorizia. Qui sorge Palazzo Incis, dove Franco Passarella abitava con la famiglia, e dove una targa ne ricorda la sfortunata sorte.
 
«Dopo settant’anni di silenzio è bello vedere tanta gente raccolta qui» commenta la nipote di Passarella, Annamaria, mentre il capannello sotto Palazzo Incis si fa sempre più numeroso. Accanto a lei, gli amici e compagni di Resistenza dello zio Augusto Paganuzzi e Cesare Trebeschi, i rappresentanti di Anpi e Fivl, gli assessori Federico Manzoni e Marco Fenaroli, e sua mamma Laura, unica sorella di Fausto. Padre Walter Mattevi ha dato la sua benedizione a «un giovane che credeva in qualcosa di diverso dai cannoni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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