In Vantiniano e al San Barnaba le celebrazioni per la prima Giornata nazionale degli Alpini
Nel giorno in cui cadono gli 80 anni dalla battaglia di Nikolajewka, che vide spegnersi fra le nevi della steppa russa migliaia di vite di italiani impegnati con l'esercito tedesco in Unione sovietica - che quel 26 gennaio del 1943 respinse le forze dell'Asse -, si celebra anche la prima Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli alpini.
Al sacrario militare del cimitero Vantiniano in città si è ricordato il giorno con la deposizione della corona d’alloro, l’alzabandiera e il silenzio, mentre all’auditorium San Barnaba si è tenuto un convegno dal titolo «Penne Nere, dalla tragedia della guerra alla missione di solidarietà» con la partecipazione delle istituzioni. In sala c'era anche il quasi 103enne reduce Giovanni Marco Franceschini, con gli studenti delle scuole di Manerbio, Vobarno e Vestone, a segnare il passaggio del testimone di una memoria da tenere viva.
Proprio Brescia è stata scelta per le celebrazioni di questa prima giornata nazionale: non a caso, visto il significato che Nikolajewjka ha sin da subito ricoperto per i reduci della nostra terra. «La città è grata al Parlamento per aver voluto istituire una giornata che celebri il sacrificio alpino, che non è solo quello in tempo di guerra, ma soprattutto quello in tempo di pace, e Brescia lo sa bene – ha detto il sindaco Emilio Del Bono –. Nell'anno della Capitale italiana della Cultura, ribadiamo come la cultura non sia solo nozionismo, ma anche il sentimento di un popolo».
A fargli eco il presidente dell’Associazione Nazionale degli Alpini, Sebastiano Favero: «Senza le tradizioni non c'è un popolo, non c'è cultura. Non c'è possibilità di confronto. Chi ha fatto polemica sulla data scelta dal Parlamento non conosce l'importanza per noi della battaglia di Nikolajewka e la ritirata di Russia, che per gli alpini rappresenta il ritorno a baita. Papa Francesco, che ci conosce bene, ha detto che gli alpini sono persone a volte burbere, ma dal cuore tenero. Gli alpini sono persone che si impegnano con gli altri e per gli altri. Oggi ricordiamo tutti coloro che hanno dato la loro vita perché fosse più bello il nostro vivere. La cosa più importante per tutti è saper dare senza chiedere».
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A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
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