In primavera tutti i parchi inquinati dalla vecchia Caffaro saranno bonificati

Entro il 25 marzo le aree verdi di Chiesanuova torneranno fruibili, ha detto l'assessora Bianchi. In questi anni spesi 23 milioni di euro
"IN PRIMAVERA TUTTI I PARCHI BONIFICATI"
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È (letteralmente) l’ultimo miglio. Poi, Brescia raggiungerà un traguardo come pochi: quello di avere ultimato le bonifiche dei parchi pubblici infestati dal cocktail di inquinanti sprigionato, decennio dopo decennio, dalla vecchia Caffaro chimica.

Per capire di quale entità stiamo parlando, servono i numeri: 132mila metri quadrati di territorio restituiti alla città, uno spazio che equivale a oltre 22 campi da calcio. Il tutto per una spesa complessiva che ammonta a oltre 23 milioni di euro (23.142.000 euro per la precisione), di cui oltre sette sborsati direttamente dal Comune di Brescia, altrettanti incamerati grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e 8.750.000 euro finanziati dal Ministero dell’Ambiente (indirizzati principalmente a rogge e Campo Calvesi).

La road map

A quando, questo traguardo? L’assessora all’Ambiente di Palazzo Loggia, Camilla Bianchi, ha una data precisa d’inizio primavera segnata sul calendario: 25 marzo. «Siamo al lavoro, con una particolare attenzione alle polveri, sui parchi del quartiere Chiesanuova, in particolare quelli di via Livorno, via Fura nord e via Fura sud. E la buona notizia è che la tabella di marcia è totalmente rispettata. Questi - rimarca Bianchi - sono gli ultimi parchi legati ai Pcb di Caffaro, un impegno importante che il Comune sta portando avanti dal 2016».

A che punto siamo? In via Livorno il parco sdraiato su 40mila mq è stato diviso in due lotti: ovest ed est. «Questo - sottolinea l’assessora - per poter comunque garantire ai cittadini la fruizione di una porzione di parco pubblico». L’area è stata suddivisa in 60 maglie da 600 metri quadrati ciascuna. La fine dei lavori, incluso il ripristino con la piastra sportiva, i giochi e i vialetti è previsto per il 25 marzo. Costo complessivo: 5,7 milioni di euro, fondi incamerati dal Pnrr.

Nello spazio verde Fura nord (7.500 mq, 350 giorni di appalto e 750mila euro di finanziamento Pnrr) tutti i lavori di scavo sono ultimati. L’area del parco è stata suddivisa in dieci maglie con superficie media di 600 mq.

Analizzando maglia per maglia si è poi proceduto allo scavo selettivo. In due delle maglie è stato necessario erodere il terreno oltre i 50 centimetri di profondità: in particolare, nella prima porzione si è dovuti scendere fino a due metri, nella seconda fino a un metro e mezzo. Questo perché sono state riscontrate alte concentrazioni di Pcb, diossine e metalli pesanti. A fronte dell’abbattimento di 16 alberi ne verranno messi a dimora 26. Il 15 gennaio si procederà con la convalida dei fondi scavo da parte dell’Arpa e con il ripristino, la pronta consegna alla città è in agenda il 4 febbraio.

Infine, l’area via Fura sud: 4.500 mq e 860mila euro di tesoretto Pnrr. Qui è già in corso il ripristino, tanto che la fine dei cantieri è prevista il 6 febbraio. Il progetto prevede il mantenimento delle aree giochi e delle strutture in cemento presenti e il rifacimento dei vialetti in ghiaia. Anche in questo caso era preventivato l’abbattimento di nove alberi e ne verranno piantumati 13. «Nel nostro bilancio triennale - conclude Bianchi - abbiamo stanziato altri 6,5 milioni per le bonifiche: Brescia vuole guardare avanti». 

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