In piazza Duomo il mondo dello spettacolo bresciano

Ieri pomeriggio il presidio ideato per far sentire la voce di un comparto in forte sofferenza per le chiusure di teatri, cinema e sale da ballo
SPETTACOLO, LAVORATORI IN PIAZZA
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Musicisti, danzatrici, attrici, fotografi, artisti, ma anche tecnici e montatori. Il mondo dello spettacolo bresciano è sceso in piazza Paolo VI ieri pomeriggio per un presidio ideato per far sentire la voce di un comparto in forte sofferenza a causa delle chiusure di teatri, cinema e sale da ballo dopo gli ultimi decreti del Presidente del Consiglio.

Un settore che significa conoscenza, che significa cultura. Anche nella nostra città, come a Milano, sono stati scelti i bauli svuotati degli attrezzi che solitamente contengono per dare il senso di questa sofferenza, illuminati da alcune luci rosse di scena con un gioco di ombre che ha dato movimento alla piazza. I lavoratori di questo comparto - su iniziativa di Bulls insieme a Slc Cgil, FisTel Cisl e Uilcom - hanno consegnato una lettera al capo di gabinetto della Prefettura, Stefano Simeone, il quale si è fatto carico di farla avere al ministro Franceschini.

  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI
  • Bauli vuoti in piazza Paolo VI
    Bauli vuoti in piazza Paolo VI

Nel documento chiedono «certezze per pensare di avere un nuovo domani», che si traducono in «una regolamentazione delle decine di contratti esistenti per il comparto, un reddito che garantisca una sopravvivenza dignitosa per tutti, e anche l’istituzione di un tavolo interministeriale insieme ai sindacati per un miglioramento delle condizioni di lavoro».

«Oggi - ha spiegato Alessandro Adami - sono qui in duplice veste, come rappresentante del sindacato Slc Cgil e come musicista. L’emergenza sanitaria ha evidenziato tutte le fragilità del nostro settore, che è stato colpito dal Covid più di altri. Siamo qui per rivendicare diritti che per ora non ci sono, per chiedere tutele e sicurezze». Accanto a lui c’erano la danzatrice Marina Rossi, l’attrice Silvia Casamassima, il musicista Lorenzo Bicci, il tecnico Daniel Tavelli e molti altri lavoratori di questo mondo, uniti (come sottolinea anche il nome Bulls: Brescia Unita Lavoratori e Lavoratrici dello Spettacolo) dalle stesse preoccupazioni per il futuro e dalla speranza che il sipario non cali in modo definitivo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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