In piazza Boni un labirinto verde sarà un’oasi per ritrovare se stessi
L’idea del «ritrovarsi dopo essersi persi». Sarà questa suggestione, che rimanda al tempo buio della pandemia attraversato dalle nostre comunità, il filo conduttore dell’installazione che la paesaggista Silvia Ghirelli porterà dal 7 al 24 settembre a Brescia per il Landscape Festival che quest’anno, da Bergamo dove celebra la dodicesima edizione, si allarga all’intera Capitale della Cultura.
L’installazione di Ghirelli sarà una struttura labirintica che occuperà piazza Bruno Boni e sarà replicata in altre aree della città, tra cui il Mo.Ca. Una struttura «green», formata da elementi in bambù a disegnare la trama, e da piante rigogliose a riempirla. «Ho immaginato un’oasi in cui non solo rifugiarsi, ma dove è possibile rigenerarsi, come un pellegrinaggio verso sé stessi, per aprirsi infine al mondo - ha spiegato Ghirelli -. Le specie di piante individuate costruiscono un percorso armonioso che è frutto dall’incontro tra architettura e natura, suggerendo l’essenza stessa del significato di paesaggio».
Un’anteprima dell’installazione è visibile attualmente a Milano, fino al 26 aprile nell’ambito della Design Week. Qui il Landscape Festival - evento di rilievo internazionale dedicato alla promozione della cultura del paesaggio, organizzato dall’associazione senza scopo di lucro Arketipos e dal Comune di Bergamo - ha coinvolto Ghirelli e l’architetto Martin Rein-Cano dello studio Topotek 1, che sarà l’autore della Green Square nella Piazza vecchia di Bergamo, nella creazione di due installazioni all’interno della mostra-evento «INTERNI Design Re – Evolution» alla Ca’ Granda dell’Università degli Studi di Milano. Qui il pubblico potrà avere una preview del loro modo di concepire il landscaping e dell’intervento di settembre nelle due città Capitale italiana della Cultura.
A Milano l’intervento di Ghirelli si inserirsce nell’installazione L’Oasi Microarchitettura, curata da Massimo Iosa Ghini per Felis. «Un esercizio di ricerca di senso - si legge nella presentazione - che vuole essere manifesto di semplici risposte alle necessità odierne. La protezione dal contesto senza perdere la permeabilità e la capacità di dialogo tra interno ed esterno. Il padiglione si svilupperà con traiettoria concentrica dove troveranno spazio essenze vegetali in vaso che creeranno una cortina verde sulle pareti perimetrali interne dell’installazione, accompagnando il visitatore fino all’interno. Il padiglione, con la sua forma elicoidale, guiderà lungo un percorso di avvicinamento dell’uomo alla natura».
«Il paesaggio è una delle ricchezze più grandi del nostro Paese e necessita di interventi specifici, anche propedeutici a prevenire catastrofi ambientali - commenta Vittorio Rodeschini, Presidente di Arketipos -. La sua tutela e salvaguardia dovrebbe essere una priorità di istituzioni, aziende e progettisti». Rodeschini e Ghirelli saranno inoltre tra gli ospiti di un incontro dedicato al Landscape Festival per Capitale della Cultura, oggi alle 18 nell’Aula del senato accademico dell’Università di Milano.
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