In Maddalena si lavora dopo i danni del maltempo
La tempesta di sabato scorso non ha risparmiato la Maddalena. La pioggia battente e le raffiche di vento a 130 chilometri all’ora hanno sradicato piante, mozzato tronchi, ribaltato insegne, «cancellato» i sentieri.
Così, nel weekend, a distanza di una settimana dalla bufera, molti escursionisti si sono trovati spiazzati di fronte al disastro sotto i loro occhi, con molti tratti non più percorribili. Messi male soprattutto i sentieri 5 e 6, quelli che partono da via Patrocinio e via Fiorano.
Molti hanno scritto e inviato le loro foto al Giornale di Brescia. Più per il dispiacere di aver trovato il monte dei bresciani in queste condizioni che per polemica. Ma se è vero che la priorità è stata la pulizia di parchi, strade, giardini delle scuole dove si tengono i Centri estivi e del Castello, da palazzo Loggia fanno sapere che da alcuni giorni si sta intervenendo anche per la pulizia della Maddalena. «È un lavoro immane - premette l’assessore al Verde Miriam Cominelli - ma stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze». Da giovedì scorso sono al lavoro le squadre del Comune, in particolare nel bosco di Sant’Anna.
Inoltre l’impresa che si sta occupando del miglioramento forestale della Maddalena ha interrotto l’intervento e sta lavorando alla pulizia del bosco. Non solo. Da venerdì sono entrati in campo anche i volontari, spiega Cominelli. Due squadre del Cai sono impegnate per liberare i sentieri. Al lavoro anche i volontari di Federcaccia e i ragazzi dell’associazione Downhill Brescia. Insomma, continua l’assessore, «tutti coloro che operano in Maddalena sono al lavoro per il ripristino dei sentieri e dei boschi». Ciascuno in base al proprio ruolo e alle proprie possibilità. L’intervento non è infatti facile.
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