In Maddalena posizionate tre sculture lungo il sentiero che porta in Margherita
Da alcuni mesi in Maddalena c’è un tasso gigante che accoglie camminatori, ciclisti ed escursionisti. Adesso, oltre all’animale, ad animare la montagna dei bresciani ci sono anche una signora con il suo cane, una famiglia di boscaioli e un simpatico folletto.
Sono le quattro opere che costituiscono la mostra «Maddalena. Il bosco dell’arte», ideata dall’Associazione artisti bresciani (Aab) con il supporto di Feralpi Group, Cooperative Cauto e Coop Centoraggi e in collaborazione con il Comune di Brescia.
Un vero e proprio museo a cielo aperto - inaugurato ieri con la presenza del prefetto Maria Rosaria Laganà, dell’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi e della consigliera regionale Miriam Cominelli - che si snoda da San Gottardo fino alla cascina Margherita, permettendo ai visitatori di entrare in contatto con l’arte attraverso uno dei sentieri più conosciuti del monte bresciano. L’idea non ha lasciato indifferente il prefetto, che si è complimentata con Aab e ha sottolineato come «gli artisti portano un valore aggiunto agli spazi verdi con opere che rimarranno per sempre».
L’Aab ha voluto creare un percorso di «Land art», una specifica tecnica che prevede l’intervento degli artisti direttamente sul territorio naturale. Così sono state realizzate opere che perfettamente si collocano nel paesaggio della Maddalena, realizzate con materiali naturali e tipici della tradizione bresciana, come legno, pietre, marmo e ferro. «Abbiamo trovato una situazione ideale in cui lavorare - spiega il direttore artistico Massimiliano Rosa -. L’anno prossimo proseguiremo allargando l’esposizione, dando anche un respiro internazionale ad un progetto che sicuramente è già importante».
Per ora sono state posizionate quattro realizzazioni - Il Tasso (inaugurato a fine aprile) di Rodolfo Liprandi, Il folletto della Maddalena di Corrado e Massimiliano Rosa, L’una accanto all’altro in silenzio di Giovanni Baloni, e La famiglia dei boscaioli del bresciano Lino Sanzeni -, ma la volontà è, appunto, quella di impreziosire il percorso con altre opere. Cauto ha pensato a percorsi didattici che si svolgeranno attorno alle installazioni.
Enti e sponsor
«È prezioso che ci sia un’associazione che riesce a promuovere l’arte nelle sue diverse forme - spiega l’assessora all’Ambiente Bianchi -: Non è scontato dare stimoli alla bellezza in un contesto che è già così bello naturalmente. Gli artisti ci permettono di avere uno sguardo diverso sulle cose, ed è una caratteristica che dovremmo fare nostra anche come cittadini e cittadine». Una tematica ripresa anche dalla consigliera regionale Miriam Cominelli che ha espresso gratitudine agli artisti per «aver donato alla Maddalena la dimensione artistica che mancava».
Una componente fondamentale per la realizzazione dell’iniziativa è stata data dagli sponsor, tra questi Feralpi group che ha sostenuto il progetto - con le parole del consigliere delegato Giovanni Pasini - perché «è pienamente coerente con la nostra visione d’impresa. L’utilizzo di materiali naturali ne amplifica la ricchezza naturalistica, declinando nella scultura anche l’operosità tipica bresciana. Sono valori in cui ci riconosciamo e che trovano qui un giusto spazio all’interno dell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura che orgogliosamente supportiamo».
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