In Fascia d'oro fino ai 224 km/h

Nella galleria sebina Trentapassi anche mille multe al mese. Ma c'è chi si lamenta di sanzioni elevate per superamenti modesti
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Macchine che sfrecciano come bolidi, velocità da pista e pioggia di multe. Protagonista ancora una volta la galleria Trentapassi, dove da qualche settimana è tornato in funzione «l’autovelox» che controlla la velocità del traffico (in direzione Valcamonica) nel tratto che immette nella lunga curva tristemente famosa perché teatro di numerosi incidenti, anche mortali.

Spento da molti mesi, l’occhio elettronico gestito dalla Provincia è stato riattivato all’inizio della primavera perché i controlli della Polizia Provinciale hanno constatato un transito troppo veloce da parte di alcuni spericolati del volante, ben oltre i 100 all’ora dove il limite è di 70. Risultato? Mille contravvenzioni per eccesso di velocità nel solo mese di aprile.

Il passaggio più clamoroso è stato registrato il 23 aprile alle 22,33, quando una Porsche è entrata in curva a 155 orari. Ma non è l’unico esempio di imprudenza, o di piede pesante. Anzi. Il rilevatore ha sorpreso numerosi spericolati affrontare quella curva così pericolosa ai 148 chilometri l’ora, ai 140, ai 139, ai 135, ai 130 e via di seguito.

«La postazione che controlla la velocità nella Trentapassi è stata installata nel 2011, a seguito dell’incidente mortale in cui furono coinvolti un camper e una motocicletta - ricorda il comandante della Polizia provinciale Carlo Caromani -. Il risultato ha dato ragione al provvedimento, visto che da quel giorno di mortali non se ne sono più verificati. Voglio anche precisare - continua il comandante - che l’autovelox non è nascosto ma segnalato due volte, una delle quali con un pannello luminoso, e che è stato sistemato dove il limite è ancora di 70 orari, fungendo così da deterrente piuttosto che da castigo: a quel punto gli automobilisti hanno ancora il tempo di rallentare». )Il senso non è il punire, ma l’educare e quindi risparmiare vite sulla strada.

Naturalmente però al «capitolo multe» le polemiche non mancano tra chi chiede l’utilizzo del telelaser e chi teme che i provvedimenti abbiano l’obiettivo di far cassa. «Se avessimo voluto davvero far cassa avremmo messo il rilevatore qualche decina di metri dopo, dove il limite si riduce a 50 chilometri l’ora - precisa ancora Caromani -. Sapete quante multe in più? Inoltre va ricordato che non vengono colpite le violazioni marginali, vale a dire chi passa fino ai 75 l’ora dove il limite è di 70. Per quanto riguarda il telelaser la polemica è demagogica, semplicemente perché in quella zona non c’è lo spazio fisico per far posizionare una pattuglia, quindi, da tecnico, ritengo che i controlli possono e devono essere fatti in questo modo».

Tra tante violazioni multate, all’attenzione del nostro giornale ne è arrivata una particolare, quella di un automobilista che in un mese (dall’inizio di marzo ad aprile) è incappato in sette verbali da 198 euro ognuno, transitando tra i 90,8 e i 95 chilometri orari. Che si tratti di disattenzione, o che si tratti di sfortuna, 1400 euro in un mese sono davvero un brutto colpo.

Caso diverso quella della vettura sorpresa dall’occhio elettronico del Velocar Red&Speed a Montichiari la mattina del 4 maggio a ben 224,4 km orari dove il limite è di 90.

La bella Bmw è sfrecciata incurante dei divieti, dei limiti e dei rischi poco prima delle due del mattino. Il conducente non sembra evidentemente nemmeno essersi reso conto della presenza del sistema di controllo. Se ne accorgerà però alla notifica della sanzione.

Flavio Archetti

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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