In corso Mameli c'è la fila per combattere il degrado

In questi giorni sono state organizzate due diverse iniziative per ripulire corso Mameli
Corso Mameli, pulizie contro il degrado
AA

C'è chi tutto e chi niente. Prendete il caso di corso Mameli, una delle vie del centro storico in cui è più evidente il degrado, tra negozi sfitti e scritte sui muri. Ci sono anche altre zone messe male, ma qui si stanno concentrando le iniziative per combattere l'abbandono. Addirittura due nel giro di pochi giorni, ma di comitati diversi.

Da un lato il Comitato Corso Mercanzie, che sul web si esprime attraverso il gruppo facebook «Corso Mameli (e dintorni) - Brescia - Social Street» (avviato da poco e con soli 59 membri), dall'altro BresciaIn, che sul social network ha avviato l'iniziativa Brescia che non vorrei (decisamente più partecipata, con 786 membri).

Il primo comitato, in collaborazione con il Comune e Buonissimo Gourmet Store, ha avviato la pulizia di 13 negozi chiusi, con interventi concordati con i proprietari gli interventi anche per avviare il progetto di sviluppo di spazi espositivi e culturali temporanei nei locali, che dovrebbero aprire già nei prossimi giorni, mentre l’infopoint del Corso Mercanzie, in corso Mameli 21, è ancora aperto per accogliere nuove proposte da parte di artisti o di chi abbia idee da sviluppare.

Sull'altro fronte, Brescia che non vorrei aveva annunciato per sabato 10 gennaio, alle 14.30, un'analoga iniziativa di pulizia della via dal dregrado, per cancellare scritte, raccogliere la sporcizia e sistemare le vetrine su cui era appiccicato di tutto. Ora, però, questo gruppo si è trovato spiazzato dall'altra iniziativa. "Poco male - commenta Marco Stellini, uno degli animatori di Brescia In -, il centro storico è grande e ci sono altre vie da sistemare". L'appuntamento è dunque confermato, è probabile che i volontari che parteciperanno sposteranno i loro secchi, stracci e spugne su corso Garibaldi, anch'esso bisognoso d'aiuto.

Tanta buona volontà è sicuramente encomiabile. Resta una domanda sul coordinamento di queste iniziative: più che la competizione, sarebbe utile la collaborazione.

Emanuele Galesi
e.galesi@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia