In città arriva il Carrozzone, dove la fragilità diventa arte

La finalità primaria dell’associazione è la realizzazione di uno spettacolo di teatro integrato, messo in scena da attori con e senza disabilità
Protagonisti. I componenti del Carrozzone degli Artisti in Loggia
Protagonisti. I componenti del Carrozzone degli Artisti in Loggia
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In città arriva un carrozzone trainato da cavalli, con a bordo una compagnia di artisti di strada, ciascuno portatore della propria fragilità e della propria forza. La finalità primaria dell’associazione «Il Carrozzone degli Artisti» è, da tre anni, la realizzazione di uno spettacolo di teatro integrato, messo in scena da attori con e senza disabilità, che attraversano, tappa dopo tappa, i territori dei comuni che aderiscono all’iniziativa.

Per migliaia di persone, non solo nel Bresciano, sarà possibile sognare, ridere e commuoversi, con lo sguardo rivolto verso le stelle: è l’intento di «Esprimi un desiderio», lo spettacolo che unisce persone disabili e educatori, attori professionisti e non (un centinaio in tutto per 80 repliche) e li mette in connessione con le comunità dei paesi attraversati. Lo spettacolo è nato dalla mente del direttore artistico Alberto Ghisoni.

«L’idea era andare nelle piazze, raggiungendo un pubblico diverso rispetto a quello tradizionale delle rappresentazioni - ha sintetizzato -. Siamo in molti, si è creata una comunità di persone nella semplicità, serenità e felicità». Questa speciale compagnia si sposterà con una carrozza trainata da cavalli («aiutati» ovviamente da mezzi motorizzati per gli spostamenti più lunghi), proprio come accadeva molti decenni fa.

«Il direttore artistico ha saputo portare nelle comunità il senso di fare teatro in modo toccante - ha commentato Maria Villa Allegri, presidente di Anffas Onlus - dando l’opportunità alle persone con disabilità di diventare protagoniste sul palcoscenico». Uguaglianza. «La tourneé parte da Brescia - ha sottolineato il sindaco, Emilio Del Bono insieme all’assessore Fabio Capra - dove da sempre vince la politica dell’inclusione. Questo con l’obietiettivo di costruire le condizioni migliori per una vita di partecipazione su basi di uguaglianza».

 

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