In città 760mila spostamenti al giorno: «Quasi la metà avviene senz’auto»
Brescia è una città in movimento. Ogni giorno nel perimetro comunale avvengono 760mila spostamenti, considerando ogni modalità: in auto, a piedi, in bici, con i mezzi pubblici. La quota «sostenibile» si avvicina al 50%, uno degli obiettivi messi nero su bianco nel Pums di Palazzo Loggia, il Piano urbano della mobilità sostenibile approvato nel 2018.
È questa la fotografia del sondaggio lanciato lo scorso ottobre dal Comune di Brescia. L’iniziativa (dal nome «E tu come ti muovi a Brescia?») ha raccolto 7.800 risposte che hanno consentito ai tecnici del settore mobilità di tracciare mappe e diagrammi degli spostamenti dei bresciani.
Lo strumento
Il Pums pianifica gli interventi per ridurre il traffico privato e favorire la mobilità sostenibile. «Affinché non resti sulla carta va attuato e poi monitorato per verificare se le azioni messe in campo danno i risultati attesi e in che misura» spiega l’assessore alla mobilità Federico Manzoni.
Piste ciclabili, pedonalizzazioni, trasporto pubblico sono misure efficaci? Tra le attività di monitoraggio c’è anche il sondaggio online lanciato lo scorso ottobre per aggiornare i dati degli spostamenti di chi si muove a Brescia. «Ottimo il numero dei partecipanti, 7.800» spiega Manzoni (un’iniziativa analoga della Regione si è fermata a 4mila risposte). Il campione di dati raccolti, spiega il dirigente del settore mobilità Stefano Sbardella, rappresenta il comportamento di 305.239 persone over 14, 157mila residenti in città, 147mila fuori dal capoluogo.
In tutto, in una giornata tipo, a Brescia avvengono 760mila spostamenti, motivati in prevalenza (54%) dai tragitti casa-lavoro, dallo studio (8%), dal tempo libero/sport (11,4%) e dalle commissioni personali (10,4%). Gli spostamenti interni ai confini comunali sono il 54% di quelli totali, per il 39% avvengono con auto e mezzi privati, per il 22% con bus e metro, per il 19% in bici (compresi bike sharing e monopattini elettrici) e per il 17% a piedi. «Sono dati che ci confortano - spiega Sbardella - la quota di bici e a piedi è più alta di quella che ci aspettavamo».
La ripartizione modale («modal split») di tutti gli spostamenti (non solo quelli interni, ma anche quelli di coloro che non abitano a Brescia ma vengono in città per lavoro, shopping o per i servizi) vede salire al 51,1% la quota in auto; il trasporto pubblico vale il 20,4%, la bici scende al 12,6%, gli spostamenti a piedi al 10,7%. Uno slittamento ovvio, visto che in città è più facile spostarsi senz’auto, più complesso farlo per chi arriva da fuori. Non a caso la quota delle famiglie che hanno almeno due auto è del 62% fuori dal capoluogo, mentre in città scende al 50%.
Prospettive
I dati mostrano anche quanti spostamenti avvengono nelle diverse ore della giornata: confermati i dati del monitoraggio del traffico. Il picco avviene alle 8 del mattino (115mila spostamenti), segue la fascia delle 7 (poco meno di 70mila), mentre sul terzo gradino ci sono le 17 (oltre 55mila), sui livelli delle 18 e delle 9. Ora questi dati, così come i suggerimenti arrivati dai partecipanti al sondaggio, saranno analizzati nel dettaglio. L’obiettivo è replicare l’iniziativa ogni anno, a ottobre, così da avere dati omogenei da raffrontare e valutare l’evoluzione degli spostamenti dei bresciani e le risposte dell’Amministrazione. Si vedrà.
Intanto ieri sono stati premiati i 6 vincitori del concorso legato al sondaggio: Stefania Seniga e Marco Telesca (bici elettrica); Eio Chiappini e Antonietta Donzella (abbonamento annuale al trasporto pubblico); Melania Scalfaro e Alessandra Delli Paoli (bonus parcheggi da 200 euro).
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