In Castello tre giorni di cultura, concerti, laboratori e workshop
Trasformare le biblioteche decentrate della città in «spazi dell’imprevisto», in cui le associazioni o i gruppi di giovani che hanno meno di trent’anni possano, anche col contributo del territorio sul quale incidono e quindi attraverso i Consigli di quartiere, organizzare appuntamenti culturali di vario genere, non solo per l’autunno del 2022 ma anche per tutto il 2023. È l’obiettivo alla base dell’iniziativa «XIT Brescia 01 - Nuovi immaginari» che si terrà dal 10 al 12 giugno nell’ambito di We love Castello.
A promuoverla è l’associazione Line Culture, fondata da un gruppo di amici, tutti con meno di 28 anni, tutti con grinta, creatività ed energia che si sono fatti conoscere dall’amministrazione comunale per la mappatura delle realtà under 30 della città che hanno realizzato e cui la Loggia si è rivolta «per creare un rapporto e offrire risorse ai ragazzi delle generazioni Y e Z, così da fare progettualità insieme, per dar vita - ha spiegato la vicesindaco e assessore alla Cultura, Laura Castelletti - a una piattaforma di relazioni culturali, grazie alle risorse di Banca Intesa e di Fondazione Asm».
Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana come spiegato da Mattia Cherubini insieme ad Andrea Beye, Simone Petruzzi e Francesca Bresciani fondatori di Line Culture. «La scelta è caduta sulle biblioteche perché in alcune zone sono gli unici presidi culturali» da mettere in connessione con i gruppi di ragazzi e con il territorio, «quindi attraverso i Consigli di quartiere, che meglio lo conoscono, per creare un palinsesto di iniziative, nuovi immaginari culturali».
Da qui la tre giorni in castello con concerti, laboratori per l’infanzia, workshop dedicati e riservati a chi nutrirà il dibattito culturale: le associazioni che creeranno questa rete, le biblioteche e tutti i Cdq (www.lineculture.eu). «Quel che è interessante delle biblioteche - ha spiegato Cherubini - è che di fatto sono una rete capillare di spazi civici che in Italia, e anche a Brescia, arrivano ovunque» e «che ormai - ha aggiunto Castelletti - non sono più luoghi dedicati solo al prestito dei libri ma lavorano su famiglie, bambini e anziani. L’obiettivo ora è di coinvolgere anche gli adolescenti e i ragazzi».
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