In casa con la moglie uccisa: «Ho vissuto normalmente»
Cristina Maioli è stata uccisa da una coltellata alla giugulare, ma sono numerosi i colpi inferti dal marito Antonio Gozzini alla moglie.
Questo il risultato dell’autopsia sul corpo dell'insegnante di Lettere all'Itis Castelli, 63 anni, amazzata dal marito nell'abitazione della coppia in via Lombroso in città.
La donna è stata sorpresa nel sonno nella serata di giovedì, ma Gozzini ha aspettato quindici ore prima di chiamare le forze dell’ordine.
«Ho più volte controllato il cadavere», ha ammesso. «Come ho vissuto tutto quel tempo? Normalmente», è stata la risposta spiazzante e agghiacciante fornita nel corso dell'interrogatorio con il pm Claudia Passalauqa titolare dell'inchiesta.
Resta ancora da capire perché Gozzini si sia scagliato con tanta rabbia e violenza sulla moglie che non ha di fatto potuto nemmeno tentare di difendersi. «Sono depresso e queste cose possono accadere», ha raccontato. Ma al momento gli inquirenti non credono più tanto alla depressione come causa scatenante della furia omicida. Così come il tentativo di suicidio spiegato al momento dell'arresto è ritenuto una messinscena.
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