In bicicletta per ricordare Michele Colosio, ucciso nel Chiapas
«Celebrare la vita, onorando l’operato di Michi»: è questo l’obiettivo della biciclettata solidale organizzata dai parenti e dagli amici di Michele Colosio «Miguel», il volontario bresciano assassinato in Messico nel luglio 2021, in circostanze ancora da accertare. Il ritrovo è previsto alle 16 di oggi in Largo Formentone, da dove si partirà alla volta del parco Marconi, tappa finale del tragitto. La natura solidale dell’iniziativa, aperta a tutti, risiede nell’acquisto (offerta libera, dai 7 euro in su) di magliette che aveva disegnato Michele: il ricavato delle vendite verrà devoluto all’associazione «Piantumazione Selvaggia», che ha sede a Poncarale e si occupa di riqualificazione degli spazi verdi urbani.
A San Cristobal de Las Casas, nello stato del Chiapas, il 42enne di Borgosatollo, ex-tecnico radiologo presso l’ospedale Civile di Brescia, viveva ormai da dieci anni e da dieci anni divideva la sua attività tra i campi (dove allevava animali da cortile in un podere della zona) e l’officina gestita dal gruppo «Rueda Libre». Qui si dedicava a costruire biciclette e «motori a pedali» - le aree più povere non hanno infatti accesso a corrente elettrica. Collaborava anche a progetti di supporto e istruzione per i bambini del posto. L’estate scorsa, un uomo in motorino gli ha sparato, ferendolo fatalmente. Ad oggi, nonostante sia stato effettuato un primo arresto, come annunciato dalla Procura del Chiapas nello scorso mese di gennaio, le indagini non sono ancora chiuse.
«Michele lavorava a tutto ciò che avrebbe potuto rivelarsi utile per i più bisognosi. - ricorda la cugina Viviana - Un aneddoto curioso riguarda un bambino messicano di 7 anni, che andava a scuola sempre a piedi: Michi ha messo insieme una bicicletta e gliel'ha regalata. Domenica verranno celebrate sia la grande passione di Michele per la bicicletta, sia l’assoluta sostenibilità del mezzo, il più ecologico che esiste». Daniela, la madre di Michele, insiste poi nel ricordare che l’iniziativa non intende tanto «commemorare», quanto «mandare un messaggio di pace». È per questo motivo che la biciclettata si terrà a maggio e non l’11 luglio, ricorrenza esatta della morte. Intanto, in Messico, gli ex-colleghi e amici di Michele continuano ad onorare il suo operato, anche attraverso diverse manifestazioni di solidarietà, documentate sulla pagina Facebook «Rueda Libre Chiapas».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato