In bici da Trento a Brescia per l’Avis ma finiscono in A21

I carabinieri fermano i ciclisti a Brescia Sud: «Abbiamo sbagliato strada nella pioggia»
Il gruppo di ciclisti avisini in piazzale Arnaldo - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo di ciclisti avisini in piazzale Arnaldo - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Un viaggio a tappe per stimolare la solidarietà e valorizzare il significato del dono dell’Avis. Terminato però con una chiamata ai carabinieri dopo che i quattro, partiti da Trento, sbagliata la strada a Desenzano del Garda, si sono infilati in tangenziale, e dopo averla percorsa tutta in bici, sono arrivati al casello di Brescia Sud della A21.

Qui a fermarli sono stati appunto i carabinieri, allertati da diversi telefonate di automobilisti che hanno segnalato il pericolo. A quel punto la presenza dei quattro ciclisti è stata segnalata al presidente nazionale Gianpietro Briola che con altri volontari si è occupato di recuperare i quattro e le loro biciclette in auto per raggiungere piazzale Arnaldo. Tappa di arrivo che vedeva assiepati molti amici dell’Avis, preoccupati per il ritardo di diverse ore dei quattro. Alla fine ben dopo le 20 il ricongiungimento e il momento dei festeggiamenti.

Si è chiusa così la tappa bresciana di una campagna di solidarietà a due ruote che ha visto protagonista e trascinatrice l’avisina trentina Maddalena Pagano che con il cognato, Antonio Izzo, ha fondato due anni fa il gruppo «Amici in bici», debuttando sul percorso Trento-Roma, per raccogliere fondi per l’Avis.

Il gruppo, in questi giorni è tornato ad inforcare la bicicletta per una nuova raccolta e un nuovo battage informativo sull’attività di Avis, in collaborazione con Lilt provinciale di Trento, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.

La missione ha contato sul pieno appoggio dell’Avis Nazionale, ha voluto essere anche un omaggio a Brescia e Bergamo Capitale della Cultura. Quindi la partenza ieri alle 8.30, da piazza Duomo a Trento e l’arrivo a Brescia - tribolato - , in piazzale Arnaldo - con appoggio al Bar Vita per il meritato ristoro. Orario di arrivo alle 18: orario effettivo almeno due ore dopo. «Per strada abbiamo anche lamentato delle forature e il fatto che ha piovuto tutto il giorno, rendendo a tratti difficile la visibilità» hanno raccontato. Quindi l’epilogo con il ritardo, lo sbaglio di strada e la tangenziale. Il viaggio di Margherita Pagano e dei suoi compagni, riprenderà stamattina alle 8.30 con destinazione Bergamo, dove in tarda mattinata i ciclisti arriveranno in via Leonardo Da Vinci, nella sede provinciale dell’Avis orobica.

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