In 130mila al pronto soccorso, ma il 30% potrebbe farne a meno
Il 30% delle persone che si rivolge al pronto soccorso potrebbe farne a meno. Una cifra che all’ospedale Civile di Brescia si traduce in 40mila casi all’anno di cittadini che si recano nei quattro punti di accoglienza del nosocomio pubblico: al pronto soccorso adulti, a quello pediatrico, odontoiatrico e ginecologico. Il dato è emerso in una conferenza stampa convocata dalla consigliera comunale con delega alla Sanità, Donatella Albini, che ha voluto così rassicurare la città sulla qualità dei servizi di cura e assistenza.
A testimoniare dell’assenza di criticità particolari nel sistema di cura garantito dagli Spedali Civili è stata Marisa Clementoni Tretti, referente del Movimento per i diritti del malato. 200 in tutto le segnalazioni ricevute nel 2016 dal movimento, solo 5 però riguardanti i pronto soccorso: 3 dalla provincia e due dalla città
Nel 2016 sono stati in tutto 131mila gli accessi ai quattro punti di accoglienza del Civile. Nessuno di quelli che si è rivolto al pronto soccorso odontoiatrico ha avuto bisogno di un ricovero, mentre il 30% delle donne che si sono recate all’ostetrico ginecologico sono state ricoverate. Il dato scende al 26% per il pronto soccorso per adulti e cala drasticamente al 7,4% per il pediatrico. Troppo spesso i bimbi vengono portati al pronto soccorso senza un reale motivo.
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