Impegno sociale e cultura: coop con Brescia e Bergamo Capitali

Confcooperative bresciana e bergamasca in campo con progetti per il 2023 Dal welfare al turismo
Lo striscione esposto sul ponte tra Paratico e Sarnico durante il Covid
Lo striscione esposto sul ponte tra Paratico e Sarnico durante il Covid
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Un flash mob sul ponte fra Sarnico e Paratico per diffondere la cultura dell’inclusione dei disabili, con protagoniste cooperative delle due province. Un progetto per l’accoglienza turistica rivolta a queste persone. Un programma di iniziative, firmato Bcc del Garda e Consorzio intercooperativo servizi, per promuovere la pratica della cooperazione Montichiari. Una piattaforma digitale aperta con tutti gli appuntamenti organizzati dal movimento cooperativo bresciano e bergamasco per il 2023.

La formazione degli studenti dell’Erasmus legati al mondo cooperativo perché siano ambasciatori all’estero di Brescia e Bergamo.

Sono soltanto alcuni dei progetti che la cooperazione delle due province metterà in campo nell’anno della Capitale della cultura. Per Brescia parliamo - per ora - di una dozzina di progetti già delineati, che coinvolgono una quarantina di cooperative di tutti i settori. A Bergamo venticinque realtà con numerose proposte: eventi, spettacoli, servizi logistici, attività formative.

Ieri pomeriggio il presidente di Confcooperative Brescia, Marco Menni, e il collega di Bergamo, Giuseppe Guerini, hanno firmato il protocollo che impegna le loro strutture, spiegano, a «promuovere la cooperazione e i suoi valori come elemento fondante della cultura». Confcooperative di Brescia e di Bergamo faranno da regia, da collegamento, rappresentanza, stimolo e sostegno alle singole associate che vogliono partecipare.

Sociale

Le cooperative, dice Marco Menni, «sono un pezzo di storia economica e sociale delle due province». Un impegno nella cultura, nell’assistenza, nella solidarietà, nel turismo, nel lavoro. Un’espressione del saper fare insieme alle comunità e ai territori. Nel Bresciano e nella Bergamasca operano 775 cooperative con 286mila soci e 35mila occupati. «Abbiamo chiesto al nostro mondo di essere propositivo, di partecipare all’evento del 2023», aggiunge Menni. Confcooperative, conferma la vicesindaca Laura Castelletti, «è stata la prima realtà bresciana organizzata che ci ha contattato dopo avere ottenuto il titolo di Capitale.

Ha creduto fin da subito a questa opportunità nello spirito che dà il titolo all’evento, "Crescere insieme"». Il movimento cooperativo da decenni cresce al fianco delle comunità locali.

Valori

«La cultura - ricorda Menni - è soprattutto valori». Il ruolo sociale delle cooperative legittima appieno il loro contributo all’appuntamento dell’anno prossimo. La salute, la cura dell’ambiente, la diffusione della cultura, l’attività nel turismo, l’impegno per l’inclusione di persone svantaggiate sono loro attività specifiche coerenti con i temi di Brescia e Bergamo Capitale. Parte della «Città illuminata» proposta dal Dossier 2023.

Le cooperative sono dunque chiamate ad arricchire il futuro palinsesto con proprie iniziative. Confcooperative ha dato alcune indicazioni. I progetti non devono essere effimeri, ma guardare anche oltre il 2023. Partecipazione delle comunità e adesione alla cultura della sostenibilità sono due altri criteri raccomandati. Infine, saranno particolarmente considerati i progetti innovativi nel campo dei servizi per il lavoro e il welfare.

C’è poi l’impegno da parte di Confcooperative nazionale di tenere l’anno prossimo a Brescia e a Bergamo gli appuntamenti istituzionali e di organizzare eventi speciali (anche con gli omologhi europei). «La cooperazione - conclude Menni - è storia, ma anche futuro. Protagonista delle nostre comunità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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