Il vescovo al Civile: «Siete in trincea, grazie per ciò che fate»

Il vescovo Tremolada ha celebrato la messa in ospedale e ha voluto portare il proprio conforto al personale che lotta contro l'epidemia
  • Il vescovo Tremolada al Civile
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Nei giorni scorsi in un messaggio video aveva espresso la vicinanza e il sostegno a tutti gli operatori sanitari impegnati in questa drammatica emergenza coronavirus, questa mattina ha voluto portare anche una vicinanza fisica

Il vescovo Pierantonio Tremolada alle 8 ha infatti celebrato la messa all'ospedale Civile con i frati minori. Terminata la celebrazione, accompagnato dal direttore generale Marco Trivelli, il vescovo ha potuto portare il suo conforto a tutto il personale impegnato nelle corsie in queste difficili ore. 

«Voglio rivolgere il mio messaggio a tutto il personale sanitario che sta operando sul territorio della nostra Diocesi - aveva detto il vescovo Tremolada nel suo messaggio -. Esprimo loro la nostra riconoscenza, la nostra stima e il nostro affetto. Voi, cari operatori sanitari, siete in trincea. I nostri malati sono prima di tutto nelle mani di Dio e poi nelle vostre».

Le nuove regole del governo che hanno istituito la zona rossa in tutta la Lombardia cambiano inoltre ulteriormente la vita della Chiesa. Il vicario generale mons. Gaetano Mascher ha infatti precisato le nuove limitazioni per adeguarsi alla normativa: dopo le celebrazioni a porte chiuse con soltanto i parenti stretti, ora vengono sospesi totalmente i funerali. Lo stesso vale per battesimi e matrimoni.

Di seguito il testo della comunicazione della Diocesi di Brescia.

«Cari sacerdoti e fedeli della diocesi di Brescia,
Mi preme dare alcune indicazioni a fronte del nuovo decreto che estende alla Lombardia nuove misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. In particolare ciò che concerne la celebrazione dei funerali nelle parrocchie della nostra diocesi.
Il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dell’8 marzo 2020 così recita: “L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui allegato 1 lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri.

Pertanto si dispone quanto segue:

A. Circa le esequie
1. Le veglie funebri con convocazione pubblica presso la casa dei defunti, nelle case del
commiato e presso gli obitori sono sospese.
2. Quando la salma è ricomposta il ministro ordinato si rechi presso il defunto per una
benedizione e una preghiera.
3. Il parroco avvisi per tempo la famiglia delle disposizioni attuali e se ne dia adeguata
comunicazione negli annunci di morte predisposti onde evitare spiacevoli
inconvenienti.
4. Il feretro venga portato direttamente al cimitero dove si celebri il breve rito della
sepoltura come previsto dal rituale delle Esequie senza la celebrazione della Messa.
5. I cortei funebri a piedi verso il cimitero sono sospesi
6. Anche durante la benedizione al cimitero, prima della sepoltura, si raccomandi agli
eventuali presenti il rispetto delle distanze imposte dalla normativa.
7. Nel caso in cui la salma vada alla cremazione la benedizione avvenga nel luogo e al
momento della partenza del feretro.
8. La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine
dell’emergenza.
In particolare per le esequie di affetti da Covid-19
9. La visita alla salma è vietata dall’autorità sanitaria. Pertanto è sospesa oltre alla veglia
funebre anche la benedizione del defunto.
10.Il feretro venga portato direttamente al cimitero dove si celebri il breve rito della
sepoltura come previsto dal rituale delle Esequie senza la celebrazione della Messa.
11. Anche durante la benedizione al cimitero, prima della sepoltura, si raccomandi agli
eventuali presenti il rispetto delle distanze imposte dalla normativa.
12. Nel caso in cui la salma vada alla cremazione la benedizione avvenga nel luogo e al
momento della partenza del feretro.
13. La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine
dell’emergenza, soprattutto tenuto conto del fatto che spesso i parenti stretti del
defunto sono in regime di quarantena.

B. Circa gli altri sacramenti e le attività parrocchiali e oratoriane
1. Resta in vigore tutto quanto precedente disposto dai Vescovi lombardi nel
comunicato del 6 marzo scorso: “Fino a nuova comunicazione è sospesa l’Eucarestia
con la presenza dei fedeli”, come pure l'indicazione di evitare sia per i sacerdoti che
per i ministri straordinari della comunione la visita agli ammalati per la comunione del
primo venerdì del mese.
2. È sospesa la celebrazione dei battesimi e dei matrimoni.
3. È confermata la disposizione di chiusura degli oratori, dei bar, delle sale della comunità, delle attività sportive e aggregative: “Per quanto riguarda i nostri oratori, sentito il parere degli organismi pastorali preposti, - così dicevano i Vescovi lombardi - confermiamo la sospensione delle attività e la chiusura degli spazi aperti al pubblico”.
4. Per quanto concerne il sacramento della riconciliazione è preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più ampi come la sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa.
Per la confessione nei banchi si tenga la distanza di almeno di un metro, a condizione che sia possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.

Il nuovo Dpcm dell’8 marzo 2020 è in vigore da oggi al 3 aprile compreso e fino a quella data dispone in tutta la Lombardia e altre 14 provincie anche la chiusura delle scuole.

Ci atteniamo a questa data salvo comunicazioni contrarie.
Ringrazio per la preziosa collaborazione soprattutto i sacerdoti. Conto sul loro senso di responsabilità. La situazione sanitaria è tale da richiedere un rispetto rigoroso delle indicazioni. Esprimo vicinanza a tutti in particolare alle famiglie colpite in queste settimane da un lutto a cui sappiamo di chiedere, a salvaguardia della salute, un ulteriore sacrificio.
Prego per loro e per i loro cari defunti perché il Signore della vita li accolga nella sua pace.
Continuano a camminare nel deserto, ma non temiamo, Dio non ci abbandona.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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