Il vaccino anti Covid-19 si fa in 53 farmacie: l'elenco completo
Erano 38 e in meno di un mese hanno somministrato quasi cinquemila dosi. Da ieri sono diventate 53, ma presto potrebbero crescere ancora. Nell'impegno contro il Covid-19 le farmacie bresciane stanno facendo la loro parte in tantissimi modi. Uno di questi concerne l’inoculazione dei vaccini.
Da Brescia (dove hanno aderito sei realtà) a Lumezzane, da Torbole Casaglia a Breno, da Mazzano a Sirmione: sono sempre di più le farmacie che decidono di aderire alla campagna di immunizzazione. Se ne è parlato ieri, all’incontro organizzato da Federfarma Brescia per fare il punto della situazione con i giornalisti. Chi sceglie di optare per la terza dose (Pfizer per tutti) in farmacia deve contattare il singolo esercizio di città o provincia e fissare direttamente un appuntamento. L’elenco completo delle 53 realtà bresciane che erogano il servizio è disponibile nel grafico qui sotto, ma anche nella app Farmacia Aperta creata da Federfarma Lombardia per tenere informati, su più fronti, i cittadini.
«La richiesta di essere sottoposti al vaccino in farmacia è alta - osserva la presidente Clara Mottinelli, intervenuta all’incontro insieme al segretario Marco Belloni, titolare di un esercizio a Monticelli Brusati e di uno a Chiari -. Nella mia farmacia a Temù, ad esempio, abbiamo già 200 prenotazioni tra oggi e Natale». Considerato l’alto numero di farmacisti bresciani che hanno partecipato mesi fa al corso di abilitazione per somministrare i vaccini, «mi aspetto nuove adesioni - aggiunge la presidente -. Certo, attivare un servizio di questo tipo non è semplice: bisogna organizzare gli spazi e il personale. E in questi mesi non è per nulla facile trovare infermieri e ulteriori farmacisti». Ecco perché, in questa prima fase, non sono scesi subito in campo tutti i professionisti già abilitati.
Le farmacie, di questi tempi, sono alle prese, tra le altre cose, anche con la somministrazione dei vaccini antinfluenzali, altra novità 2021: quelle operative su questo fronte sono 48 ed eseguono il servizio soltanto in regime privato, non somministrano quindi le dosi gratuite agli aventi diritto in regime di Sistema sanitario nazionale. Altro capitolo: i tamponi antigenici rapidi. Il servizio, partito a fine febbraio in 57 esercizi, ora è attivo in 216 farmacie (su un totale di 378). Complessivamente i farmacisti bresciani in questi mesi hanno eseguito quasi un milione di tamponi, per l’esattezza 964.265, dato aggiornato all’8 dicembre. Ultimamente la richiesta si è impennata. Lo dicono i numeri: nella prima settimana di dicembre (dall’1 all’8) le farmacie bresciane hanno effettuato ben 86.198 tamponi dei quali 6.641 agli under 12, altri 8.120 alla fascia 12-18 anni e 71.434 ai maggiorenni (per tre tamponi non è stata rilevata l’età). Il tutto a fronte dei «soli» trentamila test antigenici a settimana che venivano fatti a settembre. «Sicuramente - spiega Mottinelli - hanno inciso i raffreddori e i malesseri del periodo. Oltre al fatto che molte persone sono state in contatto con dei positivi e si sono sottoposte al test per sapere se erano state contagiate».Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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