Il tweet sulle unioni civili «accende» la Loggia

È quello pubblicato dal vicesindaco Laura Castelletti a favore delle unioni civili: in Consiglio comunale toni accesi
IL "TWEET" CHE SCALDA I TONI
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Un tweet accende la miccia e in Consiglio comunale finisce subito nel dimenticatoio l’invito ad «abbassare i toni del confronto politico» sottoscritto con il minuto di silenzio appena osservato per le vittime della strage di Orlando e di Jo Cox, la deputata laburista uccisa nel Regno Unito. E dal rispettoso silenzio si passa presto ad una discussione disordinata e a tutto volume.

Tutto è partito con l'interrogazione con cui le minoranze (ad esclusione del Movimento 5 Stelle) hanno chiamato in causa il sindaco Emilio Del Bono: oggetto del contendere la dichiarazione del vicesindaco Laura Castelletti, affidata a Twitter un paio di settimane fa, con cui veniva definito «omofobo» chi giudica «sbagliate» le unioni civili.

La stessa affermazione è stata al centro del sit in di protesta di alcuni aderenti a Gioventù nazionale (costola di Fratelli d'Italia), che hanno esposto uno striscione all'ingresso di palazzo Loggia chiedendo le dimissioni del vicesindaco.

Del Bono ha invece respinto l'argomento stesso dell'interrogazione, rifiutando la discussione di «tweet o post che nulla hanno a che fare con atti, fatti o opinioni attinenti attività di natura amministrativa». Una risposta che le opposizioni hanno contestato con forza: «La frase del vicesindaco - hanno ribadito - è una limitazione della libertà di espressione, un campo in cui non c’è distinzione tra pubblico e privato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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