Il turismo a Brescia: una crescita costante, soprattutto per la cultura
I dati sul turismo 2023 nel Bresciano sono finora piuttosto confortanti: le presenze di quest'anno sono sicuramente superiori rispetto a quelle del lontano 2019. Difficile, per quanto riguarda laghi e montagna, superare i dati del 2022, considerati i migliori di sempre, e influenzati dalla particolare situazione estiva post-pandemia.
Anni diversi
«Nel 2022 si è creata una parziale serenità di viaggio da fine Covid - commenta Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi Brescia-. Gli italiani avevano voglia di uscire di casa e viaggiare, ma non se la sentivano ancora di andare all'estero e di dover prendere l'aereo».
In aereo
In generale, secondo i dati Enit (Agenzia nazionale del turismo) ad agosto 2023 gli spostamenti anche per aereo saranno maggiori rispetto all'agosto scorso (+1,1%). Spiccano i molti turisti americani che arrivano per visitare il nostro paese. Sugli aerei, la classe di viaggio prescelta è l'economy, per un 87,8%. Un chiaro indicatore dell'aumento dei costi per i voli, previsto per quest'anno.
I turisti
Oltre ai turisti italiani - il cui 90% sceglierà per questo periodo mete locali rispetto a quelle estere, nonostante i rincari - anche i turisti stranieri nel Bresciano non mancano di certo. In particolare, nel 2023 si registra una diminuzione dei turisti tedeschi rispetto agli altri anni: «Un netto 15% in meno» secondo Fantini, probabilmente a causa dell'aumento dei prezzi e della crisi interna presente in Germania. Sono gli inglesi, gli americani, i francesi, i polacchi e i cechi ad aumentare. «Questo è imputabile anche alla campagna di comunicazione di VisitBrescia, arrivata fino agli Stati Uniti. Da lì arrivano flussi che non abbiamo mai visto prima» rimarca il presidente di Federalberghi.
Si registra anche un considerevole aumento delle prenotazioni last-minute in questo periodo: «Se il 2022 è stato l'anno dei luoghi sicuri, nel 2023 abbiamo avuto in primavera prenotazioni anticipate, poi una stagnazione. Infine, ultimamente si stanno prediligendo le prenotazioni all'ultimo, dopo la fine del pesante maltempo e delle forti ondate di caldo».
I paesi di provenienza dei turisti stranieri, soprattutto sui laghi, rimangono Germania e Olanda, ma è interessante vedere come Brescia abbia cominciato a essere attrattiva anche oltreoceano. È proprio la città a stupire i turisti, ne sono entusiasti: «Questo perché rimangono impressionati dalla qualità dell'ospitalità, ma soprattutto perché Brescia non ha delle distorsioni da città turistica, come negozietti o ristoranti dal target prettamente a servizio degli stranieri». Chi arriva a visitare la Leonessa si trova «padrone dei suoi movimenti» e decide in proprio come gestire il proprio periodo di visita. Un altro elemento che è motivo di orgoglio ed è sottolineato da molti turisti è «la pulizia presente in città».
Capitale della Cultura
Infine, Brescia si va consolidando sempre di più come una meta per il turismo culturale, anche se «solitamente il periodo migliore per questo tipo di turismo è la primavera, in agosto assistiamo ad un leggero calo» commenta Fantini. Questo chiaramente è da imputare all'anno di Capitale della Cultura, che sta registrando un vero e proprio boom in termini di turismo culturale.
«Un fenomeno che però non deve finire con la chiusura dell'anno. L'esperienza deve essere come una chiave di volta, che apre ad un periodo dove questa qualità rimane» conclude Fantini. Finalmente, anche per gli americani, l'immaginario da «grigia città industriale» è stato definitivamente sconfitto.
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