Il triangolo del raggiro e i pizzini della Camorra
«L’inchiesta è nata grazie alla segnalazione di imprenditori onesti: titolari di pompe di benzina ai quali era stato offerto carburante fortemente sotto costo». Lo hanno dichiarato i vertici della Guardia di Finanza di Brescia parlando dell’inchiesta che ha portato alla scoperta di un traffico di carburante dalla Slovenia.
Contestata anche l’aggravante mafiosa. «Hanno agito per favorire la Camorra e il Gip ha confermato la nostra tesi» hanno spiegato le Fiamme Gialle. Tra i documenti sequestrati alcuni fogli con indicata la parola Camorra come destinazione finale di proventi.
«Questo è un settore in cui le Procure devono impegnarsi di più» ha spiegato il procuratore aggiunto Sandro Raimondi. «Rifiuti e carburanti sono settori a forte rischio di infiltrazione mafiosa» ha aggiunto il magistrato bresciano.
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