«Il tocco di Leonardo nel San Sebastiano della Pinacoteca»

Lo studioso bresciano Sandro Albini ne ha parlato a margine della mostra di Darfo
Polittico di San Nicola da Tolentino con i Santi Rocco e Sebastiano - © www.giornaledibrescia.it
Polittico di San Nicola da Tolentino con i Santi Rocco e Sebastiano - © www.giornaledibrescia.it
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Il tocco di Leonardo Da Vinci in un'opera conservata nei nostri musei? Lo sostiene lo studioso Sandro Albini nel suo ultimo libro, fresco di stampa intitolato «San Sebastiano: un disegno di Leonardo e un dipinto della Pinacoteca Tosio Martinengo» (Gam editrice), tesi che lo stesso Albini ha esposto nel corso della presentazione della mostra «Leonardo Da Vinci 3 D», aperta al Centro Congressi di Darfo Boario Terme fino al 18 ottobre (lun-gio 9-17, ven-dom e festivi 10-21).

L'opera è il Polittico di San Nicola da Tolentino con i Santi Rocco e Sebastiano, attribuito al Civerchio. L’autore avrebbe dipinto l’intera tavola tranne il San Sebastiano, che porta una firma riconducibile a Francesco Galli detto Napoletano, della scuola di Leonardo. Secondo Albini però lo stesso maestro avrebbe contribuito alla realizzazione del dipinto, lontano di fatto da tutte le opere realizzate da Galli.

La convinzione nasce dalla scoperta in Francia di un disegno preparatorio di un San Sebastiano, attribuito a Leonardo, in una posa e con caratteristiche simili a quello «bresciano». «La mano di Leonardo si coglie in alcuni dettagli iconografici - spiega lo studioso -, dalla botanica ai piedi del Santo, ai capelli ma soprattutto nell'anatomia del corpo, peculiarità di Leonardo e non dei suoi allievi».

Il Polittico del Civerchio è datato 1495. L'anno successivo Leonardo, che venne proprio a Brescia e nelle nostre valli come testimoniano alcuni schizzi, fu chiamato dai Barnabiti per dipingere una pala per San Francesco, e potrebbe aver ridipinto il Santo sopra l'opera del Civerchio insieme a Galli. Tesi che trova il sostegno di altri studiosi di Da Vinci come Carlo Vecce, Martin Kemp e Edoardo Villata.

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