Il testamento prima del tragico salto dal balcone
Non ha spiegato i motivi del gesto, ma ha voluto lasciare le sue ultime volontà. Le ha scritte su un pezzo di carta che si è poi messo in tasca prima di gettarsi nel vuoto.
Oreste Artioli, 79 anni, aveva con sé una sorta di testamento quando è stato trovato senza vita su via Tartaglia in città ieri mattina all’alba. L’anziano che si è lasciato cadere dal balcone dell’appartamento al sesto piano era convinto di aver ucciso la moglie, Marisa Gualerzi, un anno più giovane, e messo fine alle sofferenze della compagna di vita, affetta da tempo da alzheimer. La donna alla quale aveva tagliato le vene dei polsi non era morta e ora si trova in condizioni gravi e in prognosi riservata al Civile.
L’inchiesta del sostituto procuratore Carlo Pappalardo, per tentato omicidio-suicidio, è praticamente chiusa. Gli ultimi dubbi saranno fugati con l’autopsia che sarà eseguita oggi sul corpo di Oreste Artioli. Atto necessario a escludere la responsabilità di terzi.
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