Il socio accomandatario si esclude a maggioranza
Essendo uno dei soci accomandanti di una società in accomandita semplice e non partecipando più il socio accomandatario alla gestione della società da lungo tempo, creando così un grave danno alla società, desidererei sapere se è possibile escluderlo dalla società.
R. Sapegni
Come confermato da una recente ordinanza del Tribunale di Milano-sezione specializzata in materia di imprese-datata 24 settembre 2014, l’esclusione di un socio accomandatario di una società in accomandita semplice può essere decisa dalla maggioranza dei soci della società. È necessario che tale decisione, una volta adottata, venga comunicata al socio escluso in modo tale da permettere allo stesso di esercitare, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, innanzi al Tribunale competente, la facoltà di opposizione contro la decisione di esclusione. Con l’ ordinanza sopra menzionata, il Tribunale ha precisato che, ai sensi dell’ art. 2287 del c.c., non è necessaria la convocazione dell’assemblea dei soci per decidere in merito all’esclusione, essendo valida la delibera che determina l’esclusione anche qualora non sia stata inviata al socio escluso alcuna preventiva convocazione; è sufficiente che il socio escluso riceva la comunicazione della decisione di esclusione al fine di esercitare il suo diritto di opposizione.
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