Il sito Caffaro è senza commissario da 2 mesi. Ed è un problema
Secondo le indiscrezioni, la Lega sarebbe favorevole a riconfermarlo, mentre i Cinque Stelle vorrebbero un nome nuovo. In mezzo alle due tendenze della compagine gialloverde c’è il commissario per il Sito di interesse nazionale Caffaro, Roberto Moreni, il cui incarico - iniziato nel 2015 e prorogato lo scorso anno - è scaduto a fine gennaio. Di seguito, ci sono stati due mesi di silenzio e c’è il rischio concreto che la situazione di stallo continui ancora.
Il ministero dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa, non sta mandando indicazioni di alcun tipo. Per la nostra città, in cui a dire il vero la lotta all’inquinamento da pcb non è mai proceduta a ritmi serrati, si tratta di un brutto guaio, visto che gli interventi nell’area industriale di via Milano sono ulteriormente rallentati. Senza commissario, infatti, l’azienda incaricata della progettazione delle bonifice, Aecom, non può farsi autorizzare nuove attività inizialmente non previste dal contratto. Servono ulteriori analisi? Non si può fare. Non solo, anche tutti i pagamenti sono fermi.
Nel Comune di Brescia inizia a serpeggiare una certa agitazione, ma a Roma tutto ciò non sembra destare particolare preoccupazione. Né a livello governativo, né a livello parlamentare. E pensare che il pcb e gli altri veleni lasciati in eredità dalla Caffaro dovrebber essere l’emergenza numero uno della città.
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