Il regno degli skater all'ombra di piazza Vittoria
Erano stati multati, in quattro, e identificati, in sedici. Ma ad andarsene non ci pensano proprio.
A punire gli skater, tra luglio e agosto, erano stati gli agenti della Polizia locale, durante i controlli contro chi vende abusivamente cappellini, occhiali e altra merce, contro chi chiede (abusivamente) la carità, e contro chi usa «impropriamente», così recitava il comunicato, lo skate.
I ragazzini finiti nel mirino dei vigili in piazza Vittoria per non aver rispettato il Regolamento di polizia urbana (lo stesso che vieta di mangiare un panino al parco o di legare le bici ai pali, norma contro cui aveva protestato un numeroso gruppo di ciclisti con un bike mob capeggiato da Laura Castelletti) erano stati pure difesi da Mafalda Gritti e Fabrizio Benzoni, consiglieri comunali di Brescia per passione.
«Mentre i vigili faticano a contrastare elementi di criticità noti a tutti, noi crediamo che sia quantomeno superfluo che vengano utilizzati per rincorrere e multare ragazzini con lo skateboard in Piazza Vittoria, premesso tra l’altro che nessun cartello è esposto per avvisare di tale divieto», scrivevano i due, appellandosi a una maggiore tolleranza.
Non è chiaro se il loro messaggio sia stato ascoltato. Di sicuro, piazza Vittoria resta il regno degli skater. E in questi giorni di fine estate, con le scuole ancora (per poco) chiuse, non c'è momento della giornata in cui la zona degli scalini non venga usata dai ragazzi sulla tavola per le loro evoluzioni. Le ruote che scivolano, gli skate che atterrano: tutti suoni tornati ad essere connaturati alla piazza, dopo anni di chiusura per i cantieri. A volte, più del regolamento, conta il buonsenso.
Emanuele Galesi
e.galesi@giornaledibrescia.it
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