Il «presidio 9 agosto» andrà avanti altri due mesi
Il «presidio 9 agosto» andrà avanti almeno per altri due mesi, fino cioè alle elezioni politiche del 25 settembre. A sancirlo è stata l’assemblea di cittadini che in piazza Paolo VI, di fronte al Broletto, ha votato quasi all’unanimità (ottanta favorevoli e quattordici astenuti) la proposta presentata da quattro dei cinque comitati che compongono la regia di coordinamento del presidio: comitato Ambiente e territorio, comitato Acqua pubblica, Mamme del Chiese e tavolo Basta Veleni.
Non è passata la posizione della Federazione del Chiese, presieduta da Gianluca Bordiga, che aveva ipotizzato di poter concludere la protesta martedì 9 agosto, al compimento cioè di un anno dall’avvio del presidio. Una ipotesi in realtà sostenuta da molti, almeno fino a venti giorni fa, mutata oggi con la caduta del governo Draghi, di quell’esecutivo che ha commissariato la depurazione del Garda.L’idea è che, in queste settimane di campagna elettorale si possa interloquire più facilmente con tutti quei politici che per dodici mesi hanno «snobbato il presidio e le sue ragioni. Si apre così uno spiraglio per il quale vale la pena proseguire e mettendo in campo nuove iniziative politiche».
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